MASSA MARITTIMA – Il Consiglio di Stato dà ragione al comune di Massa Marittima e conferma la decisione del Tar che aveva rigettato il ricorso della lista civica Massa Comune ritendendo il ricorso inammissibile per difetto di legittimazione attiva, dichiarando, cioè, che il movimento civico non aveva titolo a presentare il ricorso. L’udienza in Consiglio di Stato si è svolta il 29 aprile scorso ma il giudice si è riservato di decidere forse per non influenzare il voto.
«Nel 2010 il suddetto movimento civico presentò un ricorso al TAR della Toscana in cui si contestava l’agire del Comune durante l’iter di rilascio dei permessi – affermano dal Comune di Massa Marittima -: il TAR, con sentenza del febbraio 2012, dette torto a Massa Comune. Oggi, a più di due anni di distanza dal ricorso di Massa Comune, il Consiglio di Stato conferma in pieno il giudizio del TAR».
«Sono stati persi quattro anni importantissimi – dichiara il sindaco di Massa Marittima – per colpa dell’irresponsabilità di Massa Comune. Il risultato è di fronte agli occhi di tutti: lavori fermi da un sacco di tempo, giovani coppie che vivono in situazioni precarie all’interno di un’area che è ancora un cantiere, imprese e famiglie che si sarebbero volute insediare in nuovi e comodi spazi non hanno potuto farlo a causa dell’incertezza causata dal ricorso, un’impresa costruttrice messa in serie difficoltà che rischiano di riversarsi sugli acquirenti delle case: è questo il modo di voler bene a Massa Marittima?».
«Mi appello a Fiorenzo Borelli – continua ancora Marcello Giuntini – affinché riesca a cambiare il modo di far politica del suo movimento, lasciando da parte ricorsi, esposti e denunce alla magistratura, che hanno solo lo scopo di bloccare la macchina amministrativa e fanno solo del male alla comunità massetana». Giuntini si rivolge poi a “Massa Marittima Sviluppo”, la società costruttrice: «Ora si ricominci a lavorare, si sistemino i disagi creati alle famiglie ed alla comunità massetana e si dia finalmente compimento alla lottizzazione dell’area sanando una situazione insostenibile. Noi saremo sempre dalla parte delle famiglie che hanno acquistato una casa nell’area Ex Agraria e dalla parte dei massetani che hanno il diritto a vedere scomparire il degrado da una zona urbanisticamente importantissima di Massa Marittima – conclude il primo cittadino – e ci auguriamo che siano proprio gli elettori di Massa Comune a dire ai loro rappresentanti che questo modo di far politica invece di costruire riesce solo a distruggere».