FIRENZE – Nei servizi educativi toscani per la prima infanzia aumenta la ricettività, diminuiscono le liste d’attesa e si conferma raggiunto il target europeo; nel sistema toscano dell’istruzione (dalle materne alle superiori) diminuiscono, sia pure lievemente, abbandoni e ritardi scolastici ma aumentano i NEET (giovani che non studiano, non lavorano, non sono in formazione).
Sono alcune fra le ipotesi di lettura del “Rapporto 2014 su educazione e istruzione in Toscana”, voluto da Regione Toscana e presentato questa mattina a Firenze in Palazzo Strozzi Sacrati. Il rapporto annuale (“Dal nido alla scuola superiore”), giunto alla seconda edizione e contenente quest’anno una sezione nuova sul rapporto fra scuola e realtà produttive, è pubblicato esclusivamente in formato e-book: Oltre 400 pagine piene di tabelle e riflessioni, con dati osservati sia nel livello regionale che per ciascuna delle 35 “zone educative” in cui è divisa la regione (5 in provincia di Arezzo, 6 su Firenze, 4 su Grosseto e 4 su Livorno, 3 su Lucca e 2 su Massa-Carrara, 4 su Pisa e 1 su Prato, 2 su Pistoia e 4 su Siena). “Un rapporto accurato in termini di dettaglio territoriale – scrive l’assessore Emmanuele Bobbio nella presentazione – per aiutare le decisioni pubbliche in campo educativo”.