a cura di Giulia Siena
CALDANA – Giulio Gasperini, giornalista, scrittore ed operatore culturale dalle radici ben salde nella sua Caldana, torna in libreria e lo fa in grande stile. La nuova opera, “Migrando” (pubblicata dalla End Edizioni) è una raccolta poetica che si arricchisce di maturità, esperienza e sensibilità. “Migrando”, in cui esprime forte e coraggioso il tema della migrazione, sarà presentato ad Aosta – la città che da qualche anno ha adottato lo scrittore maremmano – venerdì 20 giugno 2014 in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato.
Il rifugiato, esule tra l’altro e l’altrove, è protagonista di questa raccolta divisa in cinque sezioni che mano mano, poco alla volta, disvelano la persona e rafforzano la flebile voce di chi viene spesso visto esclusivamente come problema. La migrazione, in questo libro, viene intesa come arrivo, partenza, diario di viaggio, occasione di incontro, momento di dolore, speranza e motivo di razzismi. La migrazione è, inoltre, il limite fisico tra terra e mare: questa poesia, infatti, narra di luoghi in cui si nasce, terre che si abbandonano per approdare in terre in cui si viene condannati dai nostri stessi simili; narra di mari – materni e stranieri – da attraversare e dove spesso si muore. “Migrando” è cronaca dei giorni nostri, è tutto quello che ci è difronte agli occhi ma non riusciamo a vedere.
Giulio Gasperini fa questo, ci apre gli occhi e ci regala una nuova e diversa chiave di lettura: i migranti sono lì, davanti a noi, sulle nostre coste, alle porte delle nostre case, sui marciapiedi accanto alle nostro auto. Loro sono lì e ognuno di loro ha dentro una storia di migrazione che li ha segnati, un’avventura che per terre e attraverso il “mare nostrum” li ha portati a vivere sul nostro stesso suolo. La prima persona usata spesso da Gasperini, poi, spoglia questa poesia dei soli tratti cronistici e l’arricchisce di emotività, coinvolgimento e azione.