MAGLIANO IN TOSCANA – Resta tema caldo il caso politico di Magliano, dopo gli interventi di Marco Sabatini di Sel, Massimo Felicioni di Grosseto Oggi e Paolo Borghi del Pd, fa sentire la propria voce la costituente comunale di Fratelli d’Italia-Allenaza Nazionale del comune maglianese. «Non ci siamo sottratti alla collaborazione e alla elaborazione politica e programmatica che ha portato alla vittoria il sindaco Diego Cinelli, insieme alle altre realtà politiche che espressamente hanno appoggiato il percorso civico dell’attuale sindaco (F.I., NCD, UDC, LEGA NORD etc.). La coalizione politica che ha trovato la recente vittoria, nella lista di Magliano Oggi, c’è stata grazie all’apporto di tutti i cittadini maglianesi di ogni estrazione politica, che erano stanchi di una amministrazione vetusta e dalle poche idee di rinnovamento del paese»
«In questa ottica la costituente maglianese di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale ha sostenuto apertamente la lista “Magliano Oggi” e soprattutto il suo porta bandiera, ovverosia il candidato sindaco che tutti noi ben conosciamo. Il nostro apporto è stato determinante per raggiungere la vittoria, basterebbe guardare i dati alle stesse elezioni europee per rendersi conto della forza che il partito ha dato alla causa comune».
«Ciò che sembra palese ed evidente, forse non arriva a Felicioni, che continua a reclamare posti o poltrone e a rivendicare paternità grossetane che non può proprio permettersi, laddove non ci dia la riprova che tutti gli elettori di Magliano siano rappresentati da emigrati da Grosseto, appartenenti alla sua lista civica Grosseto Oggi – aggiungono dalla costituente -. A meno che non si voglia far credere che i maglianesi non possano decidere il loro destino da soli, abbisognando di un commissario grossetano in cerca di accreditamento presso la sinistra, è lecito che i nostri rappresentanti nelle istituzioni locali li possano decidere i cittadini del luogo e non altri. E’ lecito anche pretendere che i consiglieri comunali eletti possano, liberamente, votare provvedimenti che non siano frutto di preventivi accordi col “commissario di Grosseto” che, presumibilmente, li concorda magari col partito perdente alle elezioni comunali».
«La coerenza in politica ha la sua importanza, sotto il profilo della credibilità di chi ci mette la faccia, ma che tipo di trasformismo rappresenta questo signore che la sera della vittoria ha festeggiato con noi e il giorno successivo attacca il nostro primo cittadino e Fratelli d’Italia di Magliano perché non ha ottenuto in giunta il candidato perdente alle primarie del Pd, tutt’ora iscritto al Pd? Non si spiega perché il nostro portavoce provinciale non può venire a festeggiare con noi la vittoria dell’amico di sempre e amico del partito, senza che Felicioni possa dirci quello che possiamo o non possiamo fare a casa nostra. Sappiamo che a Grosseto, dopo essersi definito alternativo a destra e sinistra, si è avvicinato al Pd – attaccano ancora da Fdi-An -. A Magliano non interessano i suoi inciuci personali con il Pd grossetano, non ci imponga i suoi diktat e rispetti il ruolo del sindaco di Magliano e il consiglio comunale, che non saranno mai “palettari” ai suoi ordini».
«Controlleremo noi che non ci siano inciuci – concludono -, che sia rispettato il programma elettorale e che certi signori non impongano la solita vecchia politica dei trasformismi, che è tanto invisa ai cittadini».