FOLLONICA – «Un viale nuovo e all’avanguardia con l’architettura moderna, questo doveva essere il nuovo tratto di lungomare compreso fra l’Hotel Parrini e la Pensione Eden. Almeno sulla carte e sulle intenzioni dei nostri amministratori». Il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Agostino Ottaviani è critico sulle scelte fatte dall’amministrazione. «Infatti, dopo la rincorsa per terminare i lavori prima della Pasqua, su quel nuovo tratto sono piovute migliaia di critiche, alcune sensate altre meno – prosegue Ottaviani -. Una segnalazione grave la voglio fare io al neo sindaco Benini: quando la giunta, che la vedeva come secondo al comando, ha progettato la strada, si era immaginata per lo meno di mettere dei parcheggi per i disabili e per le donne incinta? Rivolgo questa domanda per il semplice fatto che, a lavori terminati, non se ne può contare nemmeno uno di quei parcheggi riservati».
«Una vergogna per una cittadina che vorrebbe vivere di turismo, e ad aggravare la vergogna è il fatto che l’assenza di questi posteggi sia, non in una via periferica dove comunque sia il parcheggio si trova, ma in una via che costeggia il mare, sempre affollata e dove gli stalli liberi scarseggiano durante la stagione estiva – precisa Ottaviani -. Invitiamo il nostro sindaco ad intervenire celermente, per il bene di quelle persone che, a causa di difficoltà, vivono un forte disagio per la mancanza di tali posteggi».
«Ridicola sembra anche l’idea di creare una pista ciclabile senza però posizionare delle rastrelliere per le biciclette – prosegue il consigliere di Fratelli d’Italia -. Le piste ciclabili non si creano colorando diversamente l’asfalto e riservandolo alle bici, questa è una visione ottusa, le cose andrebbero studiate più nel profondo e con più rispetto per i fruitori del servizio. Un viale, dunque, caratterizzato dall’assenza di posti per i disabili, parcheggi rosa e rastrelliere per le biciclette e che a meno di due mesi dalla inaugurazione già inizia a deteriorarsi. Lampanti i casi della verniciatura della pista ciclabile che già inizia a scomparire, e dell’asfalto usato per i dossi e per la rosa dei venti che sbriciolandosi diventa pericoloso se fatto schizzare verso i pedoni al passaggio dei veicoli. Un grande complimento per l’uso dei soldi pubblici, forse era il caso di un controllo più accurato».