di Sabino Zuppa
ORBETELLO – «Le polemiche degli ultimi giorni sull’attività di ripascimento degli arenili e di cura della Laguna di Orbetello sono due facce oscure e strumentali della stessa medaglia. Qualcuno non riesce a capire che, in un momento di crisi economica come questo, dobbiamo fare di tutto per preservare i posti di lavoro e l’attività delle imprese più importanti del territorio orbetellano che generano nei settori del turismo e della pesca la quasi totalità del Pil comunale».
Così esordisce l’assessore ai lavori pubblici Mario Chiavetta dopo le pesanti accuse lanciate dal Wwf e da alcuni imprenditori privati a due tipi di operazioni pubbliche che, secondo lui, sono accomunate dal solito fine: quello di salvaguardare posti di lavoro, sia nelle imprese turistiche interessate dal problema dell’erosione costiera, sia in quello dello sfruttamento della pesca in Laguna, dove lavorano molti capofamiglia orbetellani. Per questo motivo Chiavetta non risparmia critiche a coloro che hanno generato le polemiche: «Non mi meravigliano le dichiarazioni del presidente della società Voltoncino, Bruno Nocera – dice lui – che evidentemente pensa già di essere in campagna elettorale per le amministrative del 2016. Lo dicono chiaramente i suoi comportamenti recenti e le dichiarazioni pubbliche degli ultimi mesi sempre improntate alla critica verso l’amministrazione. Se vuol fare il politico – dice lui – lo dica chiaramente a tutti e giochi a carte scoperte».
Poi il focus dell’amministratore orbetellano si sposta sul WWF, intervenuto negativamente su entrambe i fronti del ripascimento e della laguna: «Anche le critiche del WWF sembra che non vogliono tener conto delle conseguenze che portano sulla vita dei lavoratori orbetellani – comincia Chiavetta – ed a me sembra che abbiano inscenato tale attività in maniera solamente strumentale. Non si capisce innanzitutto come mai la vita degli uccelli sia più importante di quella dei pesci, secondo i responsabili locali dell’associazione ambientalista, ma evidentemente c’è qualcosa che riguarda da vicino l’oasi di Patanella di cui l’associazione ambientalista ha sottolineato l’importanza, ma dove lo scorso inverno è stata posta in essere una spropositata attività di taglio di alberi tramite l’uso di katerpillar e grossi mezzi meccanici che – insiste lui – a gran parte della popolazione lagunare tutto è sembrato meno che un’operazione svolta nel rispetto della tutela ambientale».