SCARLINO – «Arsenico in quantità elevate, ben oltre la zona industriale del Casone; dopo più di dieci anni di denuncia da parte delle associazioni ambientaliste presenti nel territorio, e dopo declamate azioni di bonifica, anche l’ARPAT e L’ASL oggi certificano l’esistenza di una grave situazione di inquinamento da Arsenico delle acque di falda». Così il Movimento 5 Stelle parla della situazione ambientale nella piana di Scarlino.
«E’ veramente un fatto inquietante che l’inquinamento insista nelle zone già oggetto di bonifica o addirittura certificate dalla Provincia come bonificate! – affermano ancora – Il Movimento 5 Stelle di Scarlino constata ancora una volta la mancata attenzione delle istituzioni su un tema così cruciale per la salute dei cittadini e lo sviluppo del territorio. Il Movimento 5 Stelle di Scarlino, come peraltro già proposto da settimane (www.scarlino5stelle.it), ha sempre ritenuto che la messa in sicurezza della falda fosse la prima azione da compiere. Azione da compiere tenendo conto della vastità del problema, del fatto che le prime falde (fino a circa 50 metri di profondità) erano inquinate da metalli pesanti e da Arsenico (relazione di Donati e Biondi del 2011) e che le stesse falde erano interconnesse tra loro, propagando il problema della contaminazione delle acque sotterranea su un’area molto più vasta della zona industriale. Ora le “istituzioni” si accorgono che le “bonifiche” non sono servite, il problema non è scaturito dal 2011. Chi doveva controllare l’efficacia delle bonifiche fatte? Chi doveva tutelare la salute dei cittadini che nel territorio hanno usato le acque delle falde?».
«Il Movimento denuncia questa grave mancanza di “attenzione istituzionale”. Il Movimento 5 Stelle di Scarlino confida che in questo frangente il sindaco Stella e la nuova amministrazione comunale sapranno tener fede ai principi di indipendenza e trasparenza annunciati in campagna elettorale (facendo quindi ricredere quel 55% circa della popolazione scarlinese che non lo ha votato) – proseguoni i grillini -. Confidiamo che la nuova amministrazione persegua la verità e difenda il diritto alla salute dei cittadini, anche a costo di andare contro interessi economici di una classe politica ed imprenditoriale che per anni ha mistificato la verità della situazione ambientale della piana del Casone. La convocazione d’urgenza da parte del sindaco Stella dell’ARPAT, ASL, Provincia e Acquedotto del Fiora ad un tavolo sull’inquinamento senza aver convocato le associazioni, che inascoltate da anni hanno denunciato questo problema, al Movimento 5 Stelle sembra un atto in forte contraddizione con quanto promesso in campagna elettorale alle associazioni stesse. Facciamo presente al sindaco Stella che la sua esigua maggioranza in termini di voti gli conferisce una grande forza contrattuale: qualora un suo deciso impegno volto all’ottenimento di una soluzione vera del problema delle bonifiche dovesse andare contro gli interessi dei poteri forti, gli azionisti di maggioranza delle sua “lista civica” ci penserebbero più volte prima di disarcionarlo e rischiare di perdere completamente il controllo del comune. Il Movimento auspica quindi che, prima delle nuove opere di bonifica, sia chiarita la natura e la distribuzione nel territorio della sorgente della contaminazione da Arsenico (senza scomodare gli Etruschi) e chiede una trasparenza totale delle azioni e delle decisioni delle istituzioni».