GROSSETO – Danni per milioni di euro e produzione ortofrutticola dimezzata, questo è il risultato provvisorio della violenta grandinata che ha colpito la Maremma lo scorso sabato pomeriggio. «I danni reali li potremo quantificare solo successivamente». Ddichiara il presidente di Coldiretti Grosseto, Francesco Viaggi. Nell’arco di un pomeriggio tra le violente precipitazioni e la caduta di veri e propri pezzi di ghiaccio nella sola pianura che da Roccastrada passa tra Montepescali e Buriano e, a sud di Grosseto, nella piana dell’Albinia, si sono perse le colture del pomodoro, compromessa la raccolta del melone, del mirtillo, delle susine, delle albicocche e delle pesche. «La cooperativa Ortofrutta Grosseto non può neanche onorare i contratti di fornitura con tutta la distribuzione e l’industria di trasformazione – prosegue Viaggi – con conseguente perdita di quote di mercato sull’immediato con cui dovremo fare i conti successivamente. Da quello che ci risulta siamo già a due milioni di euro di danni, per la sola cooperativa Ortofrutta, ma il conto inevitabilmente lieviterà nelle prossime settimane quando la frutta che adesso sembra sana, mostrerà se è stata compromessa dal marciume». Già prima di questo grave evento atmosferico le quantità delle produzioni maremmane non erano in grado di soddisfare la crescente richiesta.
«In questi anni – sempre Viaggi – abbiamo lavorato alacremente insieme a tutte le realtà del territorio per affermare il valore aggiunto delle nostre colture presso il mercato nazionale, al punto che oggi la domanda ha superato l’offerta. Dopo quanto è accaduto il primo effetto sarà l’impennata dei prezzi al consumatore e, visto che risultano colpite anche altre parti d’Italia, questa mancanza di prodotto porterà un maggior ingresso di frutta e verdura proveniente dall’estero con tutti i problemi per i consumatori che da anni andiamo denunciando come Coldiretti». Ma a preoccupare il presidente della federazione di Grosseto è anche la produzione di uva. «Siamo ancora in attesa di poter quantificare – continua Viaggi – i danni alle vigne. Temo anche per questo comparto, un’altra eccellenza della nostra terra». Un altro effetto negativo diretto di quanto accaduto si avrà anche sull’occupazione. «In queste condizioni – conclude Viaggi – l’economia locale perderà anche i proventi da lavoro agricolo. Di una grandinata come questa a giugno non c’è memoria, per di più proprio durante una delle settimane più decisive per le sorti economiche del comparto».