GROSSETO – L’esempio lo ha dato Michelle Obama, trasformando in un orto il giardino della Cas bianca, ma la tradizione viene da lontano, anche nelle nostre città, solo che se ne era persa l’abitudine. E così ecco che arriva il progetto dal titolo “Orti urbani, agricoltura sociale e comunità del cibo come strumento per la creazione di società sostenibili ed inclusive” realizzata in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Agrarie dell’Università di Bologna Alma Mater Studiorum.
Il progetto di Enel cuore invita associazioni, organizzazioni non governative, cooperative e imprese sociali a presentare una proposta progettuale che metta al centro la promozione dell’orticoltura comunitaria rispondendo ai bisogni in termini di sicurezza alimentare, sostenibilità ambientale e inclusione sociale: si darà priorità alle iniziative che creano servizi in ambito urbano e rurale per il miglioramento della sicurezza alimentare, della biodiversità e per il miglior uso delle risorse naturali; per la creazione di comunità in contesti disagiati e per l’inclusione sociale; per l’uso dell’orticoltura a fini terapeutici e riabilitativi, oltre che didattici, ricreativi e occupazionali.
I destinatari delle iniziative saranno gli utenti di comunità residenziali, centri diurni e centri di recupero. Il contributo di Enel Cuore è indirizzato principalmente agli aspetti infrastrutturali e all’acquisto dei beni strumentali. Nella valutazione delle proposte progettuali verranno premiate le iniziative che congiungano due o più aspetti di multifunzionalità, che si adattino al contesto, e che si basino su pregressa esperienza del soggetto proponente nell’area di intervento e sulla partecipazione attiva dei soggetti beneficiari.
Le proposte progettuali vanno presentate compilando la scheda di presentazione progetto disponibile all’interno della sezione “presentare un progetto” del sito www.enelcuore.org. All’interno della sezione sono descritti i criteri e le condizioni di accesso ai contributi.