GROSSETO – Il primo cittadino scrive ai giovani. Emilio Bonifazi ha preso carta e penna e ha deciso di scrivere una lettera aperta alle ragazze e ai ragazzi della città.
Ecco la lettera sel sindaco.
“Cari giovani,
nell’anno scolastico appena trascorso ho partecipato con entusiasmo alla giornata conclusiva del lavoro svolto nell’ora alternativa, promossa dal polo liceale Aldi sull’argomento “Ieri e oggi è sempre famiglia?”. E ho potuto comprendere meglio l’opportunità offerta agli studenti, agli insegnanti e agli educatori in generale. Come già preannunciato, credo che sarebbe interessante affrontare nella prossima stagione scolastica il tema dei giovani, declinato sotto vari aspetti: la movida, le forme di aggregazione, le dipendenze, la relazione con i coetanei.
Alla luce degli episodi registrati negli ultimi tempi, nel centro storico, sarebbe davvero utile dedicare spazio e attenzione a questi argomenti, nel luogo deputato per eccellenza alla formazione: la scuola.
Le cosiddette “bravate” esistono da sempre; chi non si è distinto da giovane per uno scherzo esagerato? Per un episodio ai limiti?
Ciò che invece mi preoccupa come educatore e genitore, prima ancora che come sindaco, è altro. Sono i casi di minorenni che fanno uso esagerato di alcol. Con conseguenze negative per la salute propria e l’incolumità altrui. E accanto a questo, gli atti vandalici e i danneggiamenti al patrimonio pubblico e privato. Difficile trovare soluzioni valide e definitive, ma qualcosa, ognuno di noi (famiglie, scuola, istituzioni pubbliche, associazioni) deve pur provare a farlo. Il Comune da tempo collabora con le scuole, dall’infanzia alle superiori, per campagne di sensibilizzazione su vari temi: l’ambiente, l’educazione civica, il codice della strada, la lettura, la solidarietà.
Nei prossimi mesi ci vorremmo concentrare sugli adolescenti.
Insieme a soggetti pubblici e privati stiamo mettendo a punto una serie di iniziative. Sono progetti in fase embrionale, ma che hanno già una calendarizzazione. A fine estate pensavamo di organizzare una ‘serata analcolica’; con il sostegno degli operatori economici stiamo ragionando su come promuovere un momento di aggregazione (di quelli che piacciono tanto ai giovani), ma che abbia come condizione fondamentale l’uso di bevande prive di alcol. In autunno, invece, partirà un progetto sull’alimentazione rivolto alle scuole dell’infanzia, alle elementari e alle medie e che coinvolgerà tanto i ragazzi quanto le famiglie. Nel corso del prossimo anno scolastico sono poi in cantiere alcune serate di musica e teatro che avranno come protagonisti i giovani. E ci dedicheremo a una campagna di sensibilizzazione contro il fenomeno dell’alcolismo nell’adolescenza. Insomma, un po’ di idee che si tradurranno in progetti e che avranno voi come destinatari principali del messaggio. Un messaggio che vorrei far circolare tra gli studenti delle superiori, prossimi a diventare adulti e che ci auguriamo possano crescere nella consapevolezza e nel rispetto delle regole. Regole da non interpretare come limiti alla libertà personale (diritto sacrosanto), ma come strumento utile per una serena e pacifica convivenza con gli altri. E ancora prima come una forma di rispetto verso sé stessi”.