SCARLINO – Acquedotto del Fiora interviene sulla questione dell’inquinamento della falda acquifera superficiale della piana di Scarlino, di cui si è tornato a parlare in questi giorni, per rassicurare ancora una volta i cittadini sulla qualità dell’acqua erogata dal gestore, i cui pozzi attingono dalla falda acquifera profonda e non da quella superficiale.
Inoltre, come noto, nel 2003, è entrata in vigore la normativa che ha fissato il limite di concentrazione di arsenico nell’acqua in 10 microgrammi litro, abbassandolo rispetto al precedente valore di 50 microgrammi litro. A seguito di ciò, Acquedotto del Fiora individuò la tecnologia migliore per l’abbattimento della concentrazione di arsenico nelle acque da erogare e pianificò i necessari interventi, i quali consentirono il rientro da tutte le deroghe in tempi molto più rapidi rispetto a quanto avvenuto nel resto d’Italia, tanto da divenire esempio da seguire per gli altri gestori del servizio idrico alle prese con la medesima problematica.
«Come su tutto il resto del territorio servito, Acquedotto del Fiora monitora l’acqua erogata nell’area della piana di Scarlino, con analisi che vengono eseguite frequentemente su vari punti del territorio e i cui risultati sono pubblicati sul sito internet del gestore con cadenza semestrale. Tutte le analisi finora effettuate confermano che il contenuto di arsenico nell’acqua erogata è molto più basso rispetto al limite fissato dalla legge, limite che non è mai stato superato in alcun campionamento eseguito».
Anche dalla Asl 9 arrivano rassicurazioni: «Il nostro mandato istituzionale è il controllo della qualità dell’acqua per uso umano come esce dal rubinetto – scrive l’azienda sanitaria in una nota – A questo proposito quella erogata nell’intera area è potabile e sistematicamente tenuta sotto controllo. Peraltro, in diverse occasioni, abbiamo dato indicazioni e suggerimenti, mirati all’ulteriore miglioramento qualitativo dell’acqua potabile della zona. In ogni caso i dati della nostra attività sono a disposizione, su richiesta, tanto degli enti quanto dei comitati. Tant’è vero che i Comitati stessi citano i numeri messi loro a disposizione dalla Asl».
Non esiste quindi nessun tipo di rischio per quanto riguarda la qualità dell’acqua erogata dal gestore.