GROSSETO – Sul caso Tasi prosegue il botta e risposta tra l’opposizione e il vicesindaco Paolo Borghi: «Non è vero che per applicare riduzioni o detrazioni alla Tasi sulla prima casa, in favore di famiglie e figli, sia necessario aumentare l’aliquota oltre il 2,5 per mille, come dimostra il Comune di Piombino. Così come non è vero che doveva essere necessariamente applicata l’aliquota massima del 2,5 per mille sulle prime case, come dimostra il caso di Pitigliano – spiegano i gruppi consiliari composti da Claudio Pacella (Lista Lolini), Luca Agresti (Forza Italia), Luigi Colomba (Buongoverno Socialdemocrazia), Giacomo Cerboni (Nuovo Centro Destra). Il Comune poteva liberamente scegliere un’aliquota inferiore. E non lo diciamo noi dell’opposizione. E’ scritto nella legge, nella stessa deliberazione del Comune di Grosseto e, guardando un po’ intorno, anche nelle deliberazioni di altri Comuni».
«Con la manovra Tasi-Imu 2014 il Comune di Grosseto ha scelto di non prevedere alcun vantaggio per le famiglie, in particolare per quelle con figli; ha aumentato il prelievo a carico degli artigiani, che invece chiedevano di essere alleggeriti e sostenuti in questo momento di crisi. Ha aumentato l’imposizione sui terreni e sulle case date in locazione o comodato – proseguono -. Ma, soprattutto, quest’anno farà pagare anche moltissime di quelle famiglie che, vivendo in abitazioni con rendita popolare, in passato non hanno mai pagato Ici o Imu sulla prima casa, come accaduto per gran parte delle case in Barbanella. Infatti, l’applicazione della Tasi al 2,5 per mille senza detrazioni sulla prima casa comporterà un carico sulle famiglie maggiore di quello dell’Imu al 4,4 per mille, con detrazione di almeno 200 euro, applicato nel 2012».
«Nel 2014 i grossetani pagheranno 7 milioni in più per la Tasi, 3 milioni in più per l’addizionale Irpef e 3,5 milioni in più per i rifiuti, rispetto al 2012 o al 2013. Come chiediamo, ormai da anni, serve una riorganizzazione della spesa e dei servizi che il Comune eroga; non può più funzionare la politica di questa amministrazione che opera tagli lineari ai settori primari (asili, scuole, verde, servizi alla persona, etc…) e aumenta costantemente le tasse – concludono -. E’ evidente che il vice sindaco tenti di mascherare la realtà, accusando l’opposizione di assenteismo, ironizzando sulle nostre affermazioni, buttandola in politica o, persino, tentando di scaricare la colpa di tutto sullo Stato. Ma in questi giorni i grossetani stanno capendo come stiano effettivamente le cose e, dopo che saranno stati alle poste o in banca per pagare Imu e Tasi, capiranno anche meglio cosa li aspetti in futuro».