GROSSETO – “Tre battaglie vinte da Coldiretti. E’ una vittoria del mondo rurale. Ed è la testimonianza che la categoria è viva per difendere gli interessi del territorio italiano”. E’ quanto dichiara il presidente di Coldiretti Grosseto, Francesco Viaggi, in merito alle tre questioni che Coldiretti è riuscita a portare a termine. Si tratta dello stop alle oliere truccate nei ristoranti che potranno servire l’extravergine solo in bottiglie dotate di tappo antirabbocco così da evitare che possano essere “allungate” o addirittura riempite ex novo con prodotti che non hanno nulla a che vedere con quello originario, dell’aumento del contenuto minimo di succo di frutta nelle bibite dal 12 al 20 per cento (in due emendamenti alla legge comunitaria approvati dalla Camera) e del completamento delle attività di controllo sulle domande grazie al quale Agea ha disposto il pagamento agli agricoltori di 81,5 milioni di euro di fondi della Politica agricola comune, dei quali 65 milioni andranno a 6.000 aziende per il pagamento della domanda unica 2013 e 16,5 milioni a 2.550 aziende che hanno presentato domanda per lo sviluppo rurale.
“Si fa una politica importante a sostegno del mondo agricolo italiano e dei consumatori. La salvaguardia e la difesa dei nostri prodotti non è solo la difesa di un tessuto economico, ma anche la certezza di una attività a sostegno dell’ambiente e a tutela della salute. Con Coldiretti e il mondo rurale non c’è solo una questione economica, ma c’è una questione culturale. Mangiare italiano vuol dire assaggiarne la cultura, le tradizioni, la storia. E non è cosa da poco”, ha spiegato Viaggi.
“Inoltre – ha aggiunto Viaggi – più arancia nell’aranciata non è solo una questione di gusto. E’ anche una questione di salute, sociale, capace di risollevare l’economia di interi comparti del Mezzogiorno. La Maremma anche in questa battaglia ha dato il suo importante contributo, grazie agli amministratori di alcuni comuni della nostra provincia”.
Tra questi la giunta comunale di Grosseto che ha approvato un ordine del giorno proprio a sostegno dell’iniziativa di Coldiretti così come hanno fatto Magliano in Toscana, Scansano, Castiglione della Pescaia, Civitella Paganico, Gavorrano, Manciano, Orbetello, Capalbio, Sorano, Pitigliano e Cinigiano. “Ogni punto percentuale superiore al 12 fa immediatamente vendere la produzione di mille ettari di agrumeti – prosegue Viaggi – Questo significa che sottraiamo terre alla malavita organizzata e allo sfruttamento. Contemporaneamente innalziamo il consumo di vitamine per il benessere dei consumatori e rafforziamo l’agroalimentare Made in Italy come sinonimo di qualità.”
Mentre Luca Ceccarelli, assessore allo sviluppo rurale di Grosseto, spiega così le motivazioni: “L’Unione europea – dichiara – spesso impone la libera commercializzazione di prodotti che sono frutto più dell’industria che non della terra e della tradizione. Penso al vino senza uva, al cioccolato senza cacao, al formaggio senza latte. E con questa delibera la giunta ha voluto salvaguardare la nostra alimentazione perché invece si produca succhi con tanta frutta, vera.” Sul via libera ai fondi europei Viaggi conclude: “la straordinaria notizia dello sblocco del pagamento agli agricoltori dei fondi Pac è una boccata d’ossigeno per le imprese. Una grande azione portata avanti dal neo commissario dell’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (Agea) Stefano Antonio Sernia. Le imprese agricole maremmane, ringraziano”