FOLLONICA – «Abbiamo la responsabilità di non esser riusciti a intercettare il voto dei delusi dalla attuale amministrazione. E a nostra volta abbiamo ceduto il passo: in cinque anni non siamo riusciti a riconquistare la fiducia di 2658 persone, abbiamo perso una enorme fetta del nostro elettorato conquistato faticosamente nel 2009 con Simone Turini, attraverso un lungo percorso inclusivo e di squadra. Un mea culpa deve coinvolgerci tutti, senza distinzione». Così la Gioventù nazionale follonichese commenta la recente tornata elettorale. «Al turno di ballottaggio delle elezioni amministrative della nostra Follonica ha votato solo il 46% degli aventi diritto, pari a 8.222 elettori. Un messaggio forte e chiaro che giunge alle segreterie di partito. I troppi processi che ci hanno resi più conosciuti in Procura a Grosseto che in piazza della Guglia hanno non solo disorientato, ma soprattutto schifato l’elettorato follonichese. La politica deve ricominciare a riprendersi quel ruolo di ascolto e di piazza che aveva. Persone competenti e disponibili, sempre pronte ad aiutare un concittadino, come il nostro consigliere comunale Agostino Ottaviani, devono tornare ad occuparsi della cosa pubblica; a differenza di chi, anche questo anno, è stato trovato a distribuire bigliettini all’interno dei seggi elettorali, macchiando indissolubilmente il nome della politica».
«In anni in cui assessori si negavano ai follonichesi, in cui raccolte firme venivano barbaramente cestinate come spregio al volto della democrazia, la cittadinanza ha supinamente ingoiato rospi per poi vendicarsi nell’urna, indistintamente e contro tutti. Come coalizione Un esame di coscienza tutto interno a noi del centrodestra, ma anche fra tutte le forze politiche locali. Questo è il nostro obiettivo per i prossimi cinque anni – proseguono -, come Gioventù Nazionale cercheremo di far riaffezionare le persone alla politica, senza chiacchiere sterili in politichese ma con un forte senso pragmatico. Come giovanile ci prefiggiamo l’intento di far amare ai giovani la politica, di evitare che essi, nel momento più sacro della democrazia – che sono le elezioni-vadano al mare disertando le urne, creando per la prima volta un movimento che non serva solo per volantinare durante la campagna elettorale, ma che vada a discutere e a garantire nelle coalizioni il diritto di veto dei giovani che ci daranno fiducia. Fin da oggi invitiamo tutti i giovani che si rispecchiano negli ideali di FdI-An a contattarci per iniziare la campagna tesseramenti insieme».