GROSSETO – «Di particolare importanza per il nostro territorio sarà la prossima disposizione contenuta nel Disegno di Legge su spending review, in materia di centrali di committenza dei piccoli comuni. Nell’ambito della razionalizzazione delle stazioni appaltanti è previsto che i comuni, salvo il capoluogo di provincia, per procedere all’acquisizione di lavori di beni e servizi debbano avvalersi di un una unione di comuni esistente ovvero ricorrendo ad un soggetto aggregante o alla Provincia». Questa l’analisi di Mauro Carri, direttore di Ance Grosseto che poi aggiunge: «In merito l’Ance Grosseto ha già più volte espresso le proprie perplessità, soprattutto perché ritiene necessaria ed opportuna una limitazione dell’obbligo di ricorrere alle centrali di committenza per importi limitati e l’acquisizione di lavori in economia».
«L’Ance Grosseto ritiene che tali lavori dovrebbero rimanere alla gestione diretta da parte dei comuni stessi – aggiunge Carri -, ed in subordine, potrebbe essere opportuno differire di ulteriori sei mesi il termine di entrata in vigore dell’obbligo previsto per il mese di giugno. Potrebbe realmente concretizzarsi la possibilità di un rischio di paralisi dell’attività contrattuale dei comuni».