CASTELL’AZZARA – Martedì 3 giugno a Castell’Azzara è stato fatto l’ultimo giro di raccolta dell’olio esausto per il progetto Recoil, cofinanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma Life+, per la realizzazione di una filiera per il recupero dell’olio vegetale usato in cucina. In totale sono stati raccolti 94 kg di olio vegetale esausto (l’olio usato in cucina e riferito al solo mese di maggio), sia a Castell’Azzara che nella frazione di Selvena, raccolto in contenitori di plastica dai residenti e ritirato dall’azienda Calussi. Coinvolti nel progetto, oltre a Legambiente e AzzeroCo2, anche il Conoe e il Kyoto club.
“Raccogliere l’olio esausto – spiega Nunzio D’Apolito, educatore ambientale di Legambiente – è importante non solo per ridurre gli sversamenti nelle fognature, che causano poi problemi alla depurazione, ma anche per raccogliere e riutilizzare una risorsa utile alla produzione di energia rinnovabile. Allo stesso tempo però è fondamentale far capire il concetto della differenziazione dei rifiuti alla cittadinanza e in particolare alle nuove generazioni, affinchè il lavoro fatto adesso continui soprattutto grazie alla consapevolezza delle persone del luogo”.
In contemporanea alla raccolta dell’olio, gli educatori di Legambiente hanno spiegato l’importanza della raccolta differenziata, e quindi della raccolta dell’olio esausto, agli studenti della scuola media di Castell’Azzara. Nella lezione si è parlato dei danni che i rifiuti possono comportare se non smaltiti correttamente, mentre la giornata si è conclusa con un gioco a squadre per spiegare il ciclo dei rifiuti. Una mattinata importante per un percorso, quello fatto con la cittadinanza e le scuole, che il progetto Recoil sta portando avanti con buoni risultati.