GROSSETO – Si è concluso con una mostra pittorica e fotografica il progetto “Ti presento l’Ospedale” che ABIO Grosseto ha presentato in alcune classi 3e delle scuole primarie di via Mazzini, di via Anco Marzio e di Roselle.
“E’ stato un percorso progettuale lungo ed impegnativo” racconta Luca Tenerini, responsabile eventi e progetti di ABIO Grosseto, “ma che ci ha donato tante soddisfazioni ed emozioni positive. L’idea di questo progetto è nata più di un anno fa e grazie ad un gruppo di lavoro affiatato ed il supporto della dottoressa Anna Maria Nelli, collaboratore del dirigente scolastico dell’istituto comprensivo 2 Grosseto, si è potuto finalmente attuare nei mesi di marzo e aprile scorsi.”
Il tema è particolarmente delicato: presentare l’ospedale ai bambini. “Si è scelto di raccontare l’ambiente ospedaliero nel modo per noi più naturale” spiega ancora Luca Tenerini “attraverso il gioco ed il disegno, senza tralasciare la parte più professionale dei medici, degli infermieri e dei loro strumenti di lavoro. La realtà non deve assolutamente esser distorta o falsificata agli occhi del bambino: l’ospedale rappresenta comunque un luogo legato al dolore, alla malattia e alle emozioni negative che essi comportano.”
E’ proprio questa la finalità del progetto: far conoscere al bambino l’ambiente ospedaliero, le figure professionali e volontarie che vi operano e i loro strumenti, in un ambito per lui familiare, tranquillo e protetto come la sua aula scolastica insieme ai suoi compagni e amici. Il bambino attraverso il disegno ed il gioco è messo di fronte alla realtà e portato a riflettere sulle sensazioni legate alla malattia e al dolore: riflessioni che, maturate in un momento sereno e di benessere, sono positive e costruttive e che condivise con le maestre e i compagni diventano sicuramente meno angosciose.
Il racconto di Luca continua entusiastico “un grazie di cuore da parte di tutti i volontari ABIO Grosseto va al dottor Monaci, in primis per l’accoglienza sempre cordiale che insieme ai suoi colleghi ci offre da anni in Pediatria e in Pronto Soccorso pediatrico, ma soprattutto per aver portato la sua professionalità in queste classi, mettendosi in gioco e a completa disposizione dei bambini rispondendo a mille domande per spiegare un mestiere complicato e delicato come il suo, facendo provare lo stetoscopio ed altri strumenti e dando la possibilità di colorare e autografare il suo camice. La vitalità e la divertita partecipazione dei bambini sono per noi di ABIO linfa vitale e ci donano la giusta energia per proseguire in questo progetto anche per i prossimi anni.”
Vitalità e fantasia che traspaiono dai disegni messi in mostra durante la festa finale del progetto: l’ospedale, le ambulanze, l’elisoccorso, le sale visita, i medici, i volontari tutto si colora agli occhi dei bambini e tutto fa meno paura.