RISPESCIA – Presentata la Mappa delle aziende biologiche in Maremma, che Legambiente ha prodotto per promuovere l’agricoltura biologica nella provincia di Grosseto. La presentazione, fatta dal Circolo Terra nell’ambito del progetto Vivi con gusto, finanziato dalla Camera di commercio di Grosseto, si è svolta al Centro di Legambiente a Rispescia. Tra gli invitati, oltre alle stesse aziende della provincia, anche il Comune di Grosseto, la Provincia e le associazioni di categoria: Cia, Confagricoltura e Coldiretti.
La mappa, progetto ancora in evoluzione, è consultabile al sito www.officinadeisapori.it e tiene conto della qualità dei prodotti e della filiera corta, dei punti di vendita diretta delleaziende, dei prodotti disponibili e degli orari di apertura al pubblico. Tutto questo per fornire un servizio al consumatore epromuovere contemporaneamente la diffusione del biologico nella Maremma Toscana. Per aderire alla Mappa scrivere a marketing@festambiente.it. Tra i vari progetti, oltre alla Mappa, ci sono anche le Rassegne nazionali del vino biologico e dell’olio extravergine di oliva (con una sezione dedicata al bio) che si chiuderanno, con cena finale e presentazione dei premiati, il fine settimana del 21 e 22 giugno 2014.
“L’agricoltura di qualità e il settore agroalimentare in generale – sottolinea Angelo Gentili, della segreteria nazionale di Legambiente – rappresentano senza dubbio un fiore all’occhiello del nostro territorio, che dobbiamo valorizzare sempre più insieme a un’adeguata promozione. Con la Mappa delle aziende bio vogliamo creare i presupposti per una maggiore promozione dei prodotti di qualità e una migliore scelta da fornire ai consumatori. Tutto questo per creare nuove sinergie e progettualità a sostegno delle imprese e della ruralità sostenibile”.
In contemporanea sono stati presentati anche i dati Arsia sul biologico in provincia di Grosseto. Sono circa 700 gli operatori impegnati nel biologico sul territorio provinciale, per un totale di 27.142,85 ettari utilizzati per la zootecnia e l’agricoltura. Di questi, 2.993,35 sono destinati a cereali, 689,74 a coltivazioni individuali e 11.106,89 a foraggio, mentre 5.869,55 sono utilizzati per i pascoli. Interessante anche il dato sui 237 operatori che stanno passando al biologico: segno che la qualità è ad oggi il fattore più importante per l’agricoltura e la zootecnia. Per quanto riguarda il settore zootecnico, in provincia di Grosseto i capi totali sono 55638, di cui 3032 bovini, 495 suini, 3142 famiglie di api e ben 48969 ovini.