ORBETELLO – Il giorno dopo la classifica di Legambiente sulle spiagge più sporche d’Italia, classifica in cui era finita anche la spiaggia di Fertilia, nel comune di Orbetello, il sindaco, Monica Paffetti afferma: «La spiaggia di Fertilia, in questi giorni finita sotto i riflettori, è ricompresa all’interno del golfo di Talamone ed è una spiaggia molto particolare che si estende davanti a una prateria di poseidonia, aumentando così il valore ambientale già di per sé molto grande – afferma il sindaco Paffetti -. In seguito ai fenomeni di erosione che hanno determinato una vera e propria invasione dell’acqua di mare all’interno del territorio è stato ripristinato e rinforzato l’argine che da molti anni versava in uno stato di abbandono. Quest’opera ha consentito un’importantissima riqualificazione della zona attraverso la creazione di una suggestiva strada di collegamento pedonale tra Fonteblanda e Talamone, strada che si contraddistingue per un paesaggio unico e che sicuramente porterà benefici ai cittadini, ai turisti e alle strutture ricettive e turistiche. Per quanto riguarda l’estensione dell’arenile, a causa degli eventi alluvionali, della fragilità dell’argine a mare e dell’erosione costiera, ha subito un ampliamento. Come è noto, due delle caratteristiche principali di questo territorio sono la presenza di forti venti e di fondali piuttosto bassi, caratteristiche queste che rendono la zona di Fertilia il posto ideale per il kitesurf. Queste erano opere attese da anni e come Amministrazione ci abbiamo creduto e continuiamo a crederci, essendo consapevoli che quel particolare tratto di territorio costituisca un vero e proprio gioiello di famiglia da difendere, tutelare e migliorare sempre di più. Proprio per questo, la prossima settimana, anche per la spiaggia di Fertilia partiranno i lavori di pulizia, proprio come per le altre spiagge così come previsto dal bando».
In merito all’indagine beach litter portata avanti a livello nazionale dall’associazione del Cigno, Legambiente precisa: «L’indagine Beach litter non è una classifica di spiagge più o meno sporche, ma soltanto un campionamento – precisa Angelo Gentili, della segreteria nazionale di Legambiente – fatto per rilevare quantità, tipologia e misure dei materiali presenti, spesso più piccoli di una falange. In Maremma le due spiagge campionate, Talamone e Scarlino, sono state scelte in base a criteri precisi specificati nel protocollo di monitoraggio del Ministero dell’Ambiente e dell’Ispra. Nessuno ha mai bocciato Talamone o Scarlino, ma solo evidenziato la presenza di un’evidente quantità di rifiuti con materiali provenienti per la maggior parte dal mare. Questo anche per concentrare l’attenzione sul grave fenomeno generalizzato di abbandono dei rifiuti in mare (circa il 70% finisce sui fondali) e per spronare gli amministratori, che per altro a Talamone e Scarlino si erano già prontamente mobilitati, a una pulizia preventiva della costa».