FIRENZE – Agrifoglio, maggiociondolo, perastro e melastro (pero e melo selvatico), albero di Giuda: sono queste alcune delle cosidette “specie arboree sporadiche” presenti in Toscana, che sono oggetto di tutela da parte di un progetto comunitario LIFE + di cui la Regione è partner ufficiale. Altre specie appartengono alle famiglie degli aceri, dei sorbi, dei ciliegi selvatici, dei frassini, degli olmi ecc.
Mercoledì 28 maggio, nella sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati, si terrà il convegno finale del progetto “PproSpot”, iniziato nel 2010, che reca come sottotitolo “produrre legname di pregio per proteggere la biodiversità”.
Il progetto si è concentrato su due zone campione rappresentative e cioè le Colline metallifere e l’Appennino pistoiese. In queste due aree sono stati pianificati circa 800 ettari di superficie forestale con particolare attenzione alla presenza e alla valorizzazione delle specie arboree sporadiche.
Sono stati inoltre realizzati interventi specifici di “selvicoltura d’albero” su circa 80 ettari di boschi nelle due zone. La valorizzazione, anche economica ,di queste specie rare e talvolta minacciate, è proposta per aumentare la biodiversità, la stabilità ecologica e il valore dei boschi attraverso una tecnica di gestione innovativa, integrabile con quelle tradizionali, che può essere facilmente diffusa in altre regioni d’Italia e d’Europa.
I risultati del progetto serviranno per la governance dei boschi della Toscana che già da diversi anni mostra interesse per le specie sporadiche e la biodiversità degli ecosistemi forestali nonché per la possibilità di incrementare il valore produttivo dei boschi. In tal senso sono state valutate anche alcune modifiche alla normativa regionale introducendo nuove tecniche selvicolturali volte a favorire la biodiversità.
Il convegno finale porterà alla luce i risultati conseguiti e coinvolgerà oltre un centinaio tra operatori del settore e rappresentanti degli enti competenti. I partner del progetto, che è stato coordinato dall’Unione dei Comuni delle Colline metallifere, sono la provincia di Pistoia, il CRA di Arezzo, la Compagnia delle Foreste, Dream, oltre alla Regione Toscana.
Al termine del convegno verranno consegnati due manuali, uno tecnico e uno economico, sull’applicazione di questa tecnica di gestione dei boschi.
Nelle giornate successive (29 e 30 maggio) sono previste escursioni in bosco, aperte al pubblico, nelle zone delle Colline metallifere e dell’Appennino pistoiese per visitare, coi partner del progetto, le aree dove sono stati realizzati gli interventi selvicolturali.