GROSSETO – Qual è il modo migliore per scoprire il territorio e le sue bellezze rimanendo nell’ottica del turismo sostenibile: sicuramente ilcicloturismo. Una scommessa che risponde in modo concreto all’enorme domanda dei viaggiatori che chiedono itinerari, percorsi e pacchetti che possono soddisfare le esigenze di spostarsi sulle due ruote per conoscere e apprezzare le peculiarità dei territori.
“Accrescere il numero e la qualità degli itinerari garantendo un’offerta adeguata anche con i vari servizi (strutture ricettive dedicate, descrizioni di itinerari specifici, comunicazione e promozione puntuale) significa – ha sottolineato Angelo Gentili, responsabile nazionale di Legambiente Turismo – trasformare il territorio senza grandi investimenti strutturali in un modello turistico nazionale e internazionale. Qualificare un modello di questo tipo rappresenta il futuro per la Toscana e la Maremma con moltissimi vantaggi per flussi turistici economici, posti di lavoro e sviluppo di un’attività in piena sintonia con l’ambiente”.
“Il cicloturismo è un settore in rapida ascesa anche in Italia – ha spiegato Giulietta Pagliaccio, presidente nazionale Fiab – e questo nonostante le difficoltà per chi affronta una vacanza in bicicletta nel nostro Belpaese. Il cicloturismo è una straordinaria opportunità economica per il nostro paese che offre possibilità di lavoro per tanti giovani e sviluppo anche per le più piccole realtà del territorio. Tutto all’insegna della sostenibilità, grazie ad un mezzo di trasporto, la bicicletta, che non ha bisogno di grandi infrastrutture ma solo di valorizzare percorsi e corridoi ambientali magari abbandonati al degrado che potrebbero tornare ai loro antichi splendori”.