MONTE ARGENTARIO – A Porto Santo Stefano si apre sabato 24 il Festival del pesce organizzato dall’amministrazione comunale, dall’Ente palio marinaro dell’Argentario e da Coldiretti Impresa Pesca. Si tratta di una due giorni in cui la Maremma con i suoi prodotti sia di terra che di mare farà sfoggio di sé. Sul Lungomare dei Naviganti gli stand di Campagna Amica ma anche di altre aziende del settore agroalimentare aderenti a Coldiretti, come il Consorzio produttori Latte Maremma, saranno protagonisti con le loro eccellenze. Chilometro zero, tipicità, stagionalità sono i tratti distintivi dell’offerta alimentare sia di mare che di terra.
“Viviamo in un’area particolarmente generosa per offerta e per qualità”, dichiara Francesco Viaggi, presidente di Coldiretti Grosseto. “A Santo Stefano vogliamo ribadire che anche il mondo della pesca fa parte di questo grande processo di filiera corta che abbiamo avviato. I problemi non mancano ma la nostra presenza sull’Argentario è un chiaro messaggio al comparto pesca, abbiamo delle strategie per uscire insieme da questa difficile soluzione. Tutti insieme”.
Se il Festival con i suoi stand apre alle 16, nella sala consiliare del comune di Monte Argentario alle 17 ci sarà un incontro per parlare del mondo della pesca. Ospite sarà Tonino Giardini, responsabile nazionale di Coldiretti Impresa Pesca che illustrerà gli interventi e le proposte di Coldiretti per il settore. “Assolutamente da rivedere” dice Maurizio Del Chiaro di Impresa Pesca Toscana “è la regolamentazione del fermo biologico così come è concepita dall’Unione europea. Così com’è non serve a niente. Anzi, a scanso di facili accuse di voler sfruttare irresponsabilmente le risorse ittiche del nostro mare, dico che stiamo lavorando per aumentare i giorni dello stop ma con una differente calendarizzazione e limitatamente a quelle aree dove sappiamo che la fauna ittica si riproduce e si sviluppa. Pretendiamo però che la gestione sia locale e non a Bruxelles dove si ragiona avendo a mente la pesca di oceano ben diversa da quella del Mar Tirreno”: Le novità però proposte sono anche altre.
“Ci stiamo muovendo” prosegue Del Chiaro “perché i pescatori siano in grado di poter lavorare il proprio pescato, pensiamo al confezionamento. A diffondere il pescaturismo. Di creare un marchio di garanzia della freschezza e provenienza. I problemi sono tanti ma si possono risolvere solo se guardiamo avanti tenendo a cuore insieme le esigenze dei pescatori e quelle dei cittadini consumatori”.