GROSSETO – Quanto accaduto nell’ultimo Consiglio comunale del capoluogo continua a tenere banco nel dibattito politico cittadino. Ieri il segretario del Pd Barbara Pinzuti ha espresso il suo «rammarico per il comportamento tenuto da alcune forze politiche in consiglio comunale a Grosseto, in particolare da Sel, componente di primo piano delle alleanze di centrosinistra in questa tornata elettorale. L’amministrazione comunale di Grosseto che, coraggiosamente, approva prima di tanti altri comuni il Bilancio e le aliquote delle tasse comunali per garantire chiarezza ai cittadini – prosegue Pinzuti -, deve fare i conti con ampie parti dell’opposizione che, incapaci di definire proposte, pensano di lucrare voti alzando polveroni su questioni procedurali, peraltro infondate, abbandonando il consiglio comunale. Dispiace che al fianco della destra ci sia anche la rappresentanza cittadina di Sel che, non per la prima volta, stringe un asse sempre più imbarazzante con la destra di Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lista Lolini. Auspichiamo che nel futuro si possano imbastire con quel partito, anche a Grosseto, rapporti improntati al rispetto reciproco, come si dovrebbe fra partiti che sono legati da una stabile alleanza a livello provinciale».
A Pinzuti fa eco Stefano Rosini, consigliere comunale Pd «In Consiglio comunale si è consumato l’ennesimo comportamento “populista e teatrale” da parte dell’ unico consigliere comunale di Sel presente nell’assise comunale di Grosseto Cristina Citerni che, con estrema disinvoltura, è uscita dall’ aula assieme a tutti gli altri consiglieri eletti tra i partiti e le liste civiche di centrodestra della città, firmando addirittura con dette rappresentanze di destra un documento contro il Bilancio presentato dal vicesindaco ed assessore alle finanze Paolo Borghi – afferma Rosini -. Al segretario provinciale Barbara Pinzuti, chiedo se a Scarlino ed a Magliano in Toscana sia stato giusto ed opportuno saldare il sodalizio con SEL, sostenendo alla poltrona di primo cittadino in questi Comuni, esponenti del partito di Vendola. SEL se da una parte chiede fortemente sostegno e voti al PD, dall’ altra estremizza i rapporti nelle giunte dove ha propri esponenti in carica».
E a stretto gito arriva oggi la risposta di Sel per voce del coordinatore provinciale Flavio Agresti e del capogruppo Cristina Citerni: «Quanto accaduto nella seduta del Consiglio comunale di Grosseto non modifica di un millimetro la collocazione politica di SEL, che nell’ambito dell’opposizione alla Giunta Bonifazi mantiene la propria autonomia, confermando sul piano locale e nazionale l’inconciliabilità delle proprie posizioni politico-ideali con quelle della destra. Altri, che adesso si dichiarano “imbarazzati”, non possono dire altrettanto condividendo il progetto di riforma istituzionale e l’esperienza di governo con quella componente politica. Se occasionalmente si è verificata una convergenza tra noi ed altre opposizioni è perché il modo di lavorare della maggioranza comunale è stato tale da suscitare una forte reazione aldilà degli schieramenti politici. Come definire altrimenti la ripetuta assenza dell’assessore alle riunioni della Commissione consiliare propedeutiche alla riunione d’Aula e l’inosservanza dei tempi di legge per presentare la documentazione dovuta ai Consiglieri? SEL è una forza politica di Centrosinistra al punto di chiedere da tempo una vera e propria rigenerazione della Coalizione per renderla sempre più adeguata alle sfide dell’oggi. Ma le alleanze le facciamo là dove ne esistono le condizioni politico-programmatiche. A Grosseto, e non per colpa nostra, queste condizioni al momento purtroppo non esistono, a causa di una scelta del PD che ci escludeva. Adesso c’è chi vorrebbe che non facessimo neppure opposizione. Come farla, e su che cosa, lo decidiamo noi, assumendocene la responsabilità».