di Lorenzo Falconi — Tweet to @LoreFalcons
GROSSETO – Via libera alla Prodi bis per la ex Mabro, adesso c’è anche l’ufficializzazione. La firma del giudice Vincenzo Pedone, attesa per mesi dai lavoratori, è finalmente arrivata e adesso si apre un nuovo capitolo in una vicenda sempre molto ingarbugliata. Manca ancora il nome del commissario straordinario, perché in tal senso nessun movimento è stato fatto. C’è da attendere, in questo caso, il ministero che dovrà indicare uno o più nominativi. In sintesi il commissario giudiziale Giampiero Russotto che ha accompagnato il percorso dell’azienda di via Senese nell’ultimo periodo, resta alla finestra. Il successivo passaggio alla nomina del commissario straordinario, sarà quello di un nuovo bando di cessione, in modo che, una volta completata l’operazione, la fabbrica torni ad essere produttiva. E’ senza dubbio una strada tutta in salita, anche se il via libera accordato dal giudice Vincenzo Pedone, manifesta quanto meno la volontà di provarci. I dubbi maggiori, riguardano inevitabilmente le offerte concrete, vist0 che i due precedenti bandi attivati da Russotto hanno avuto esiti poco esaltanti: uno finì a vuoto, l’altro con manifestazioni d’interesse piuttosto blande.
Intanto la giornata di oggi, dopo la notizia dell’ok alla Prodi bis arrivato in mattinata, ha visto l’incontro dei dipendenti tesserati per la Cigl che si sono ritrovati presso la camera del lavoro di Grosseto. Inizialmente era previsto un appuntamento con Stefania Pomante, segretaria nazionale della Filctem Cgil che si sta occupando della vicenda Mabro, ma poi è saltato per sopraggiunti impegni. «Recupereremo presto questo appuntamento – ha spiegato il segretario provinciale Claudio Renzetti -. La vicenda Mabro è sempre più complicata e va alzato il livello delle competenze». La partita, quindi, si sposta a Roma, con il ministero che dovrà nominare il commissario straordinario, ma anche in ambito locale il tema è piuttosto caldo, soprattutto dopo la nomina delle nuove Rsu. I rappresentanti della Cgil, vale a dire Nadia Perino, Francesca Ferrari e Maurizio Giuliarini, hanno ribadito che «Se oggi c’è la possibilità della Prodi bis, è giusto ricordare da chi è partita la richiesta e chi ha lottato per questo obiettivo. La strada da percorrere è ancora lunga e difficoltosa e proprio per questo motivo è giunto anche il momento di collaborare con tutte le colleghe».
Un’apertura importante che arriva dopo anni di veleni e mesi di silenzio, ma è che vista di buon occhio dal segretario della Filctem Cgil Furio Santini: «Condivido in pieno questo piano d’azione, c’è bisogno di collaborazione e coesione. Mi adoperò con i segretari delle altre sigle per fissare una data, già dalla prossima settimana, per un’assemblea tra tutti i lavoratori». Difficile in ogni caso fare previsioni su quando, e se, la fabbrica tornerà ad essere produttiva. Una visione ottimistica prevede tempi piuttosto ristretti, per settembre, o al più tardi ottobre, ma le partite da giocare e le incertezze sono ancora tante, come gli ostacoli da superare in breve tempo, mentre i lavoratori si interrogano su eventuali esuberi, ammortizzatori sociali e tfr. Problemi molto più concreti per chi deve arrivare a fine mese.