FIRENZE – Avviso ai naviganti: il presidente della Regione dice no all’uso della Vanguard per la rimozione dal Giglio di Costa Concordia. Poche ore prima della riunione a Roma del comitato di valutazione dei progetti, il presidente lancia il suo messaggio: quella ipotesi va tolta di mezzo, anche a costo di schierare una catena di piccole imbarcazioni intorno al relitto per impedirla.
La prima motivazione è di natura ambientale. La Vanguard alzerebbe il relitto di quattro metri sul livello del mare e così si sverserebbero in mare tutti i liquami contenuti nello scafo, un inquinamento, ha detto il presidente, assolutamente inaccettabile.
Inoltre ricorrendo al Vanguard, ha proseguito il presidente, si potrebbe portare il relitto all’estero, comunque in porti lontani, dove le demolizioni vengono realizzate in condizioni altrettanto inaccettabili per i lavoratori. Il presidente ha in particolare mostrato nel corso di una conferenza stampa un filmato sugli “spiaggiamenti” delle navi da demolire sulle coste della Turchia e le sconvolgenti immagini pubblicate nel numero di maggio dalla rivista National Geographic, che documentano le spaventose condizioni di lavoro nei grandi “cimiteri di navi” del Bangladesh.
Sul tema della Concordia, ha proseguito il presidente, sono intervenuti tutti, parlamentari, politici, anche vescovi. Tutti parlano sulla pelle dell’isola del Giglio. Per legge e per competenza la Toscana ha diritto a dire la sua. Ci sono tutti gli elementi importanti per dire che la soluzione giusta non è quella della Vanguard, né dal punto di vista ambientale né dal punto di vista sociale. Nel frattempo nel porto Piombino continuano a pieno ritmo i lavori e il presidente ha annunciato una sua prossima visita.