di Daniele Reali — Tweet to @Daniele_Reali
GROSSETO – Hanno abbandonato l’aula senza partecipare alla discussione e al voto. L’opposizione sceglie l’Aventino e la linea dura contro la maggioranza che governa il comune di Grosseto. All’ordine del giorno del consiglio comunale c’era il bilancio di previsione 2014, forse l’atto più importante dell’anno insieme al consuntivo.
La scelta di lasciare vuoti i banchi dell’opposizione è stata condivisa sia dal centrodestra con Forza Italia, Ncd, Lista Lolini, Fratelli d’Italia e Buongovenro, che dalla sinistra con Sel. Il motivo riguarda «il rispetto delle regole» spiegano dalla minoranza. «Non sono stati rispettati i tempi di consegna dei documenti allegati al bilancio». In questo caso la legge prescrive che i documenti relativi al bilancio siano messi a disposizione dei consiglieri almeno 20 giorni prima della seduta del consiglio comunale.
«Questo non è avvenuto – spiega Giacomo Cerboni, capogruppo di Ncd -; il 16 aprile scorso ci è stato consegnato un ‘cd’ che avrebbe dovuto contenere tutti gli atti in discussione nel consiglio; invece mancavano documenti importanti come le delibere su Imu, Tasi e tari e il piano economico finanziario di gestione dei rifiuti. In pratica mancavano tutte le norme che riguardano le maggiori entrate per le casse comunali».
Una ‘mancanza’ che era stata, raccontano dalla minoranza, evidenziata anche durante la commissione del 6 maggio scorso e ribadita nella conferenza die capigruppol’8maggio. «In quella data ci fu detto – dice ancora Cerboni – che il consiglio sarebbe stato spostato dalla data originaria del 14 maggio al 19». Ma i tempi anche in quel caso non ci sarebbero stati e per questo oggi, dopo aver chiesto delucidazioni al segretario comunale, l’opposizione ha deciso di lasciare il consiglio e far votare il bilancio soltanto alla maggioranza. Per la cronaca non tutta l’opposizione è uscita dall’aula: i gruppi di Grosseto Oggi e del Movimento 5 Stelle sono rimasti in consiglio.
«Il ruolo dell’opposizione – ha detto Cristina Citerni, capogruppo di Sel – è di controllare la correttezza degli atti della maggioranza. Ormai il consiglio è diventato un luogo di mera ratifica di decisione prese altrove e il ruolo del consiglieri è sempre più svilito. Per questo quando c’è da difendere le regole e il rispetto della legalità io non ho nessun imbarazzo a condividere questa iniziativa».
Per Luca Agresti, capogruppo di Forza Italia quello di oggi è stato «un gesto simbolico che vuole mettere in evidenza il livello la gravità raggiunto dalla maggioranza quando si parla di rispetto delle istituzioni e del ruolo della minoranza».