FOLLONICA – È un obiettivo ambizioso, 1 milione di presenze all’anno. È questo il traguardo che ha lanciato Andrea Benini e che viene rilanciato dalla lista Socialismo Democrazia ambiente che sosteiene la candidatura dell’attuale vicesindaco.
«Per questo – spiegano dalla lista “Sda” – non possiamo più parlare solo di turismo balneare ma di “turismi”: sport, cultura, enogastronomia, congressi rappresentano settori da mettere in rete per creare un cartello costante di eventi capaci di allungare la stagione turistica coprendo il periodo invernale».
«Per farlo dobbiamo fare un grande lavoro di coordinamento: una task force tra operatori del turismo, ristoratori, bar e commercianti che insieme agli assessorati turismo, sport e alla cultura organizzi e promuova gli eventi capaci di attrarre visitatori in città tutto l’anno. Lungo questo nuovo tracciato, fatto non solo di turismo balneare, dovremmo far squadra con i parchi della Val di Cornia ed il Geoparco per mettere Follonica al centro della rete dei musei archeominerari della nostra zona facendo favorendo la conoscenza del nostro entroterra di cui il Parco di Montioni dovrà essere il protagonista ed il teatro naturale degli amanti del trekking e della bicicletta».
«Per questo la promozione non potrà più essere delegata ad organismi lontani dalle nostre specificità territoriali ma affidata al coordinamento dei comuni che si ritroveranno nel brand “Alta Maremma”».
«Infine, uno sguardo d’insieme agli strumenti che potranno aumentare e qualificare la cultura dell’accoglienza: fra meno di un anno inizierà l’iter del nuovo piano strutturale. Sarà quella la sede in cui dovranno essere favoriti gli ammodernamenti, gli ampliamenti degli alberghi e la creazione di nuove strutture ricettive dotate di moderni standard di servizi per rispondere alle richieste di una clientela sempre più esigente».
«Follonica, nel prossimo quinquennio dovrà tornare a splendere. Abbiamo un programma ambizioso di rilancio del decoro urbano e delle nostre pinete: “un piano straordinario delle manutenzione ordinarie”. Perché l’accoglienza comincia da una città pulita e accogliente».