di Barbara Farnetani — Tweet to @Babi_Farnetani
GROSSETO – Un patto a cui il comune ha deciso di aderire autonomamente e che consentirà di ridurre le emissioni e migliorare le prestazioni energetiche della città. È il “Piano d’azione per l’energia sostenibile” che partirà con l’inventario delle emissioni a cui parteciperanno tutti i cittadini così da avere una mappatura energetica del territorio. «L’iniziativa è stata assunta dall’amministrazione comunale su delibera consiliare – afferma l’assessore all’ambiente Giancarlo Tei -. Mi sono convinto che questo è un piano importantissimo. Uno strumento di pianificazione che andrà a comporre un piano conoscitivo del nuovo regolamento urbanistico; un piano che rientra tra quelli strategici, che fa assumere all’amministrazione impegni importanti che contribuiranno ad elevare il livello della qualità di vita dei cittadini, ma anche la tutela e salvaguardia ambientale». Il fine è la riduzione di Co2, come stanno facendo i comuni che sono già partiti, nel rispetto degli accordi firmati nel patto dei sindaci. «Abbiamo individuato Legambiente come partner per una maggior garanzia e conoscenza dello strumento di cui vogliamo dotarci. Il programma del nostro piano verra monitorato e valutato ogni due anni. Ridurremo il consumo di energia elettrica, vogliamo ottimizzare gli impianti di riscaldamento e ridurre le emissioni in atmosfera. Con le risorse che arriveranno si potranno fare nuovi investimenti creando lavoro e posti di lavoro in questo settore.Si tratta di un patto pubblico-privato molto ambizioso». «È un segnale forte – afferma Angelo Gentili della segreteria nazionale di Legambiente – è importante la volontà del comune di dare il proprio contributo all’abbassamento delle emissioni climalteranti. Aderire al patto dei sindaci è una scelta volontaria, ma dopo i comuni si impegnano a partecipare concretamente alla riduzione del 20% delle emissioni entro il 2020. In primis il comune dovrà diventare più virtuoso. La cittadinanza è chiamata ad un coinvolgimento forte in questo percorso. Serviranno più rinnovabili e efficienza negli edifici pubblici e privati, fare cappotti agli edifici, meno inquinamento, condomini che producano energia, puntare sui trasporti pubblici e sulle ciclabili per aumentare la qualità di vita e aumentare gli spazi verdi. Scegliere di adottare sistemi meno energevoli nell’illuminazione pubblica e privata. Bisogna creare un patto forte con la cittadinanza aumentando la qualità vita dei cittadini e agevolando la green economy che significa posti di lavoro in più ma anche per i cittadini ridurre le utenze e le bollette. Bisogna installare colonnine elettriche per l’approvvigionamento e facilitare l’utilizzo del metano rispetto ad altri tipi di carburante». Ma Gentili avverte «Chi non rispetta gli impegni esce dal patto dei sindaci. Ci saranno verifiche biennali il Comune resta o esce dal patto a seconda di quel che è stato fatto. Per questo il rapporto con la cittadinanza è fondamentale. Nella home page del Comune www.comune.grosseto.it, nella sezione novità (nella colonna di destra), sarà pubblicato un questionario anonimo in cui ciascun, cittadini e imprese, potranno dare il proprio contributo compilando un questionario per fare una sorta di inventario». «Da quando abbiamo iniziato – prosegue Tei – sono giunti 300 mila euro di finanziamenti a fondo perduto dalla Regione con cui abbiamo già acquistato quattro colonnine elettriche e con il software che stiamo acquisendo potranno essere usate anche dai cittadini. con il sindaco abbiamo incontrato dei privati intenzionati a fare infrastrutture nella propria area per dotarsi di mezzi elettrici e di installare le colonnine nella propria area. Abbiamo acquistato quadricicli, bici elettrice… questo è uno dei pochi settori in cui pensiamo che la comunità europea possa continuare anche nei prossimi anni con i finanziamenti.Abbiamo anche pensato di realizzazione un campo fotovoltaico sul lotto 16 della discarica delle Strillaie, quello che è stato bonificato. Così chi abita nel centro storico e non lo può fare sul proprio tetto potrebbe acquistare una quota lì. Spero che da questa scelta ritornino nuove risorse da investire sul territorio per dare ulteriore lavoro».