GROSSETO – 60 anni dopo la storia si ripete. La storia di una tragedia mineraria con decine di morti si ripete in Turchia nella città di Soma. Lì nell’esplosione avvenuta in miniera i morti sono oltre 200.
E pensando a questa tragedia dei giorni nostri che avviene a pochi giorni da quel 4 maggio che ha visto celebrare la commemorazione delle vittime del 1954, il presidente della provincia Leonardo Marras è voluto intervenire.
«Oggi siamo turchi. Lo siamo, e siamo in lutto per le centinaia di minatori morti nella miniera di carbone di Soma. Si può morire per un lavoro? Si può morire per vivere? A sessant’anni dalla nostra tragedia di Ribolla, è una storia che si ripropone, le stesse domande rimangono sospese nel cuore. Siamo molto lontani dalla Turchia, ma vediamo i volti di quei lavoratori che attendono fuori della miniera, i volti delle mogli e delle madri che attendono, somigliano a quelli che già conosciamo. Hanno occhi che non dimentichiamo, urlano disperazione».
«Oggi siamo turchi e siamo a Soma, insieme a loro, a farci domande inutili senza risposta».