SCARLINO – «Ancora una volta ho parlato del programma, e del lavoro in particolare, e ricevo come risposta un attacco scomposto e privo di contenuti». Il candidato sindaco del centrosinistra, Marcello Stella, risponde all’avversaria Monica Faenzi. «Credo che i cittadini abbiano bisogno di sapere con chiarezza i programmi di chi si candida ad amministrare un comune importante ed in “salute” come Scarlino – prosegue Stella -. Dalla candidata della destra, invece, solo una totale assenza di contenuti, anche perché si è accorta, solo dopo anni di “letargo dorato”, di Scarlino».
«Parla di disprezzo – prosegue Stella – quando mi sono limitato a costatare che come rappresentante di Forza Italia (passata da Mat, Forza Italia, Pdl e di nuovo Forza Italia), si è alleata con la Rinascita di Scarlino che sino a ieri ha contestato duramente proprio le politiche di Forza Italia, sia in Consiglio comunale che a livello nazionale. Ecco cosa fa la bramosia della famosa poltrona, porta a rinnegare gli ideali di una vita. Gli alleati della candidata di centrodestra in tre tornate elettorali hanno cambiato tre volte schieramento! Per quattro anni il mentore della mia avversaria ha fatto parte della nostra maggioranza, condividendo anche scelte importanti per il territorio. Quindi guardi in casa sua se cerca qualcuno che ha rinnegato i propri ideali, non a me che sono stato sempre, con orgoglio, nel centrosinistra e non ho mai rinnegato questa mia appartenenza» puntualizza Stella.
Stella affronta poi la questione Inceneritore riportando i documenti dell’epoca «La mozione della delibera comunale di allora non dava il consenso all’impianto ma aveva “lo scopo di porre condizioni e garanzie per l’eventuale messa in marcia dell’impianto qualora superasse tutte le procedure autorizzative previste dalle vigenti norme”. Per questo, nell’allegato 6, presentai un emendamento, approvato dal consiglio comunale, per tutelare e garantire cittadini e lavoratori. La mia è sempre stata una posizione responsabile, che teneva conto di tutti gli aspetti legati ad un impianto avulso al territorio, proponendo alternative mirate ad un maggior controllo e tutela della salute pubblica e dell’ambiente, alla riduzione dei rifiuti, alla raccolta differenziata, al trattamento della parte umida per il compost, alla realizzazione di una filiera per il recupero ed all’utilizzo di nuove tecnologie, tenendo conto di un aspetto importante: il mantenimento dei livelli occupazionali. La mozione comunque riconfermava la non condivisione alla localizzazione dell’impianto».
«Dovrebbe spiegare lei, invece, la posizione del suo partito (in aperta contraddizione con la Rinascita di Scarlino) tenuto conto che Berlusconi aveva espresso più volte il suo parere positivo sull’incenerimento dei rifiuti: inaugurando quello di Acerra lo definì “un dono di Dio da costruire in quattro regioni” e che il buon Scajola, per l’energia, aveva individuato Scarlino come possibile sede di una centrale nucleare». Continua il candidato di centrosinistra. «Sentire poi parlare di poltrone da chi trova buona ogni occasione per candidarsi e assommare incarichi su incarichi (sindaco – parlamentare – candidato alla regione – commissioni – coordinatore – di nuovo candidato sindaco part time per Scarlino), tra l’altro ben retribuiti con i soldi dei cittadini, mi sembra fuori luogo, specie da chi questi posti li lascia spesso vuoti, come farà con Scarlino in caso di sconfitta. – e Stella conclude – Mi chiama pensionato pensando di offendermi: essere pensionato è un orgoglio per chi ha speso la sua vita nel Lavoro, ne tenga conto».