GROSSETO – In occasione del Premio Monicelli e del Festival DiVino Commedia (2-18 maggio 2014), organizzati da Fondazione Grosseto Cultura in collaborazione con l’amministrazione comunale di Grosseto, il CEDAV presenta la mostra “LA STRATEGIA DI ABACUC” realizzata da un collettivo romano composto da Andromalis e Debora Malis. Una mostra originale, allestita nella Chiesa dei Bigi di Grosseto dal 15 maggio al 18 maggio e dedicata a Mario Monicelli e ai suoi “eroi in affanno”. La mostra, concepita come una installazione site specific di deliranti manifesti grafici e sculture popolari, fa parte del ciclo “DiVino Commedia in Arte” curato da Chiara Rapaccini, artista e ultima compagna di Monicelli, e da Mauro Papa direttore del Cedav.
“Uno spazio espositivo come il momento della fine del film, luce in sala: dibattito! All’ordine del giorno: La STRATEGIA di ABACUC di Andromalis e Debora Malis. Nel suggestivo spazio della Chiesa dei Bigi compaiono piccoli espropri narrativi dal mondo visionario dei film di Monicelli, arbitrari e amorevoli attentati immaginifici, disordinati sabotaggi visivi dei “soliti ignoti” dell’arte”.
Gli autori immaginano possibili derive, soggetti paralleli, affluenti divaganti, sghembe vie d’uscita, di fuga e di riscatto da uno stato di ingiustizia sociale persistente, così ben evocato e denunciato da Mario Monicelli e dai suoi eroi in affanno. Bisogna difendersi dal mondo, spingere e sovvertire tutto, anche lo spazio del sacro. Così, nella navata sono appesi instabili pannelli ricoperti di deliri visivi, grafici e letterari: un prete spiritoso li potrebbe identificare con le fermate di un’assurda Via Crucis, qualcun altro ci potrebbe vedere strampalati manifesti di anteprime cinematografiche. Nel presbiterio, invece, campeggia un irriverente presepe di sculture in terracotta. Al centro, l’ebreo Abacuc si trascina addosso uno scherzo di casa. Ricolma di sogni e follia, questa casa è la strategia per difendersi da un mondo sterile e secolarizzato che lo vuole convertire a tutti i costi. Il tutto, accompagnato dalla musica registrata di una piccola punk band che, impadronendosi di splendidi classici del beat e del rock & roll, li fa a pezzi con infinito amore.
Ceramica popolare, fumetti e rock & roll. Cioè “arte bassa”, antiaccademica, alternativa e antagonista. Se il segno grottesco che ne determina l’ispirazione manifesta una congenita ironia, questa non è pacifica e rasserenante, ma rappresenta il motore di una poetica corrosiva, anche crudele, in grado di svelare la forma meschina, cialtrona e miserabile dell’Italia di oggi, “una barca alla deriva, dominata dal pensiero unico”. Parole di Monicelli. Per info: Cedav, Via Mazzini 99 GR, 0654.488547. www.cedav.grosseto.it – cedav@gol.grosseto.it