di Lorenzo Falconi — Tweet to @LoreFalcons
GROSSETO – Stop alle occupazioni abusive degli alloggi comunali. Il giro di vite parte direttamente dal Comune di Grosseto che ha intenzione di mettere in atto un protocollo d’intesa che prevede la collaborazione di Municipale, Epg e CoeSo. «Useremo il pugno duro contro le ingiustizie – spiega il sindaco Emilio Bonifazi – a sostegno di quasi 1000 famiglie, regolarmente in graduatoria, che stanno attendendo l’assegnazione e che si vedono scavalcate in maniera illecita da chi entra negli alloggi comunali e li occupa commettendo abuso». Questo tipo di situazione è presente a Grosseto con 10 casi, che diventano 31 in tutta la provincia. «Uno sfratto verrà eseguito anche domani mattina – aggiunge il primo cittadino – per questo se vedrete gente incatenata al Municipio, è probabile che sia per questo motivo. Non è un diritto entrare nelle case, si commette reato e per di più si va a infrangere anche il valore morale, dato che molte persone sono in regolare attesa di assegnazione e vengono scavalcate in modo illecito».
L’iter d’azione prenderà il via a seguito della segnalazione di occupazione abusiva, la Polizia Municipale procederà all’individuazione del soggetto responsabile che comunicherà a Epg e CoeSo. Il servizio sociale effettuerà colloquio con gli occupanti abusivi, proponendo aiuto. Se l’esito non sarà positivo verrà disposta ordinanza di rilascio forzoso dell’immobile. Il comando della Municipale attiverà le procedure di segnalazione con le varie ipotesi di reato oltre alla disattivazione delle utenze. Nel caso in cui l’alloggio non venga rilasciato dall’occupante abusivo, verrà predisposta modalità e data di sgombero. La Municipale e il CoeSo provvederanno a liberare l’alloggio, mentre l’Epg cambierà la serratura con una blindata. L’occupante abusivo potrà rientrare in possesso dei propri beni entro 60 giorni dello sgombero, facendo apposita richiesta all’Epg.
«Ovviamente nell’iter abbiamo tenuto conto dell’aspetto sociale – spiega l’assessore Antonella Goretti -. Le persone sfrattate che hanno commesso occupazione abusiva saranno prese in carico dal Comune attraverso l’opera del Coeso e dei servizi sociali, non di certo abbandonate a se stesse. Questo protocollo si è reso necessario perché c’è grossa difficoltà nell’ottenere una casa, quindi è profondamente ingiusto che qualcuno se ne approfitti scavalcando in maniera irregolare chi è in lista di attesa». Anche il direttore di CoeSo Fabrizio Boldrini è d’accordo nel sostenere che «c’è un rinnovato impegno nel garantire il rispetto delle regole, perché dove c’è rispetto delle norme c’è equità. Il nostro contributo è quello di aiutare le persone in difficoltà, per questo daremo una mano in modo da sostenere un percorso di autonomia da parte di chi viene sfrattato». Delicato anche il ruolo dell’Epg (Edilizia provinciale grossetana): «Spesso passiamo per quello che non siamo – precisa il presidente Sergio Stefanelli -. Lo sfratto è sempre doloroso, per chi lo riceve, ma anche per chi va ad effettuarlo. Va precisato che se si arriva a questo punto non ci sono davvero più alternative». Anche per questo motivo Comune, Epg e CoeSo si uniscono in una concreta attività di prevenzione, creando un programma di gestione condivisa delle banche dati relativa a interventi, provvidenze, contributi, dati catastali degli alloggi comunali, utenze.