GROSSETO – Oltre 300 partecipanti e appassionati di scienza hanno partecipato alla seconda edizione del Blioblitz della Toscana (uno dei primi in italia), organizzato da Museo di Storia Naturale della Maremma, Fondazione Grosseto Cultura, Comune di Grosseto, Allianz e con il patrocinio della Regione Toscana: 24 ore no-stop in una zona ad alto valore ambientale anche grazie alle politiche pubbliche di salvaguardia. Il gruppo assicurativo Allianz ha messo a disposizione l’oasi San Felice che conduce alla Fiumara. «Un successo che conferma la voglia dei cittadini di conoscere meglio il nostro patrimonio naturale e la disponibilità dei ricercatori a condividere le loro conoscenze – ha detto Andrea Sforzi, direttore del Museo di Storia Naturale della Maremma che ha gestito la parte organizzativa e scientifica -. Siamo soddisfatti di essere riusciti a confermare la Maremma come scenario naturale per il Bioblitz che, proposto anno scorso come una scommessa, è invece riuscito a imporsi come un evento atteso e partecipato. Tantissimi gli iscritti, compresi in tutte le fasce di età». Il via ufficiale al Bioblitz è stato dato alle 18 di sabato. Loriano Valentini presidente della Fondazione Grosseto Cultura, Giancarlo Tei assessore all’ambiente del Comune di Grosseto, Andrea Sforzi e Giampiero Sammuri, presidente della Federazione nazionale parchi e riserve naturali, hanno tagliato il nastro e hanno fatto partire il countdown per le 24 ore dedicate alla scienza nelle quali esperti, ricercatori e persone comuni hanno lavorato fianco a fianco per monitorare la biodiversità dell’Oasi WWF San Felice.
Grandi soddisfazioni per il team del Bioblitz che, grazie ai dati raccolti, avrà la possibilità nei prossimi giorni di accrescere il proprio patrimonio di conoscenze scientifiche, vero cuore dell’intera manifestazione: sono infatti più di 400 le specie identificate tra animali, vegetali, tra funghi e licheni. I dati ufficiali saranno forniti dal Museo di Storia naturale della Maremma una volta completata la catalogazione. E a queste se ne aggiungeranno tantissime altre, in quanto il team del Bioblitz è in attesa delle determinazioni dei campioni che i ricercatori non sono riusciti ad esaminare al campo base. La lista, dunque, si arricchirà di nuove specie. Quest’anno poi, il gruppo dei ricercatori si è avvalso della presenza dell’esperto aracnologo, ed è stato possibile, quindi, censire e riconoscere decine di ragni spesso di difficile classificazione. Se si pensa che per vari motivi molti gruppi sistematici non sono stati registrati, il numero di specie complessivo dell’area è davvero impressionante, a dimostrazione che una pineta non è solo un bosco di pini, ma un ecosistema complesso. Iniziative come questa trasformano un concetto troppo spesso citato astrattamente, come quello della biodiversità, in qualcosa di tangibile e “contabile”, con l’aiuto di tutti: un inestimabile patrimonio comune.
«Siamo soddisfatti del successo dell’iniziativa – ha detto Loriano Valentini – La Fondazione sta cercando di radicarsi nel territorio con eventi di portata regionale e nazionale e il Bioblitz è stato un grande momento di scienza. È stato per noi un orgoglio vedere le famiglie condividere questo momento. Lo scopo della Fondazione è quello di creare occasioni culturali e scientifiche di spessore. Per questo motivo il Bioblitz è già diventato un evento permanente e il mio grazie va a tutti i collaboratori che in questi mesi hanno reso possibile questa eccezionale iniziativa».