ORBETELLO – La Confcommercio Grosseto, dopo i recenti incontri con le amministrazioni in merito all’imposta di soggiorno, ritiene opportuno intervenire con alcune precisazioni: «Fin dalle prime riunioni del Panel Provinciale ci siamo sempre dichiarati contrari all’imposta di soggiorno: riteniamo che ci siano già abbastanza balzelli, sia impositivi che burocratici. Il fatto che alcuni Comuni, nonostante il nostro parere negativo, decidano comunque di introdurre l’imposta non deriva certo da una concertazione». La Confcommercio incalza: «Chiediamo con forza che i proventi che ne derivano vengano impiegati per incrementare lo sviluppo del turismo, la destagionalizzazione e la crescita economica del comparto. Quando il Comune di Orbetello ha deciso di introdurre l’imposta di soggiorno non ci ha chiesto un parere preventivo, ce lo ha comunicato. Ha anche inserito nel bilancio alcune voci riferite ai proventi di tale imposta, senza però presentare progetti o valutare quelli eventualmente proposti da noi. Non siamo quindi di fronte ad una concertazione, bensì ad una presentazione. Per questo motivo, in quella sede, ci siamo decisamente opposti. Ci è stato risposto che la concertazione avverrà in seguito, che il Comune sta contattando degli esperti per raccogliere e valutare le nostre proposte ed elaborare poi le opportune strategie. Ci è stato garantito che i proventi dell’imposta non andranno a sostituire gli stanziamenti per le spese correnti di manutenzione del territorio e che la nostra voce verrà ascoltata».
«Adesso quindi non possiamo accettare che si parli di concertazione. Per ora essa non c’è stata. Se il Comune ci convocherà per decidere assieme come impiegare i proventi dell’imposta, allora potremo dire che abbiamo concertato almeno questo aspetto. La concertazione non consiste nel convocare una riunione per ascoltare i vari pareri e poi fare comunque ciò che si vuole, concertare significa prendere decisioni assieme per perseguire obiettivi comuni e valutare i risultati con metodi condivisi. Per questo rimaniamo in attesa di essere convocati: per le semplici comunicazioni, invece, è sufficiente una mail».