di Daniele Reali — Tweet to @Daniele_Reali
GROSSETO – È un settore da centinaia di milioni di euro ed è uno dei comparti più importanti per la provincia di Grosseto. La filiera del latte ovino e della carne di agnello ha davanti però sfide difficile come il contrasto agli attacchi, sempre più frequenti, da parte di predatori, lupi o ibridi che siano. Il grido di allarme da tempo è stato lanciato dalle associazioni di categoria del mondo dell’agricoltura e nonostante ci sia ancora molto da fare alcuni passi avanti sono compiuti. «Non bastano» però dicono gli allevatori maremmani che a pochi giorni dal voto delle Europee e delle amministrative, chiedono alla politica più chiarezza (nella foto da sinistra Enrico Rabazzi, presidente Cia, Anton Francesco VivarelliColonna, presidente di Confagricoltura)
«Vogliamo ribadire con forza che grazie all’impegno degli allevatori in Maremma siamo riusciti a mettere in piedi, primi in Italia, – osserva il presidente di Confagricoltura Anton Francesco Vivarelli Colonna – politiche di indennizzo del danno da parte della regione anche nel caso di danno indiretto che è poi quello che pesa di più per le aziende. Tutto questo non basta, ma è sicuramente un inizio e per questo stiamo lavorando anche sulla possibilità di interramento delle carcasse che dovrebbe ridurre il costo degli smaltimenti e consentire anche in un periodo difficile per le imprese del settore di ottenere qualche beneficio». Misure importanti, ma non risolutive ed è per questo che gli allevatori vogliano un impegno diretto della politica e un chiarimento, una volta per tutto, sulla linea dei vari partiti.
«Diciamo basta – ha spiegato Enrico Rabazzi, presidente della Cia – ambiguità alla politica e ai partiti, sul territorio come a livello nazionale. In tanti ci hanno sostenuto in questo nostro percorso alla ricerca di soluzioni che sostengano il settore, ma spesso si è assistito alla presa di posizioni del tutto differenti anche all’interno degli stessi partiti. Noi alla politica dei due forni non ci stiamo: o si sta con gli allevatori o si sta con gli ambientalisti. Noi riteniamo che non si possa lasciare isolato un settore importante come quello dell’allevamento, ma se i partiti la pensano diversamente lo dicano».
Tra l’altro all’incontro di questa mattina, ospitato alla Camera di commercio di Grosseto e al quale erano stati invitati gli esponenti di tutti i partiti, erano rappresentati soltanto Pd, Sel, Udc e la lista civica Magliano Oggi con il candidato a sindaco Diego Cinelli. «Spero – ha aggiunto Rabazzi – che ci siano stati errori nella comunicazione e che le assenze non siano dovuti a scelte precise».
E alla politica gli allevatori hanno voluto chiedere anche una maggiore attenzione quando si parla di campagne di sensibilizzazione contro il consumo di carne: «mettere in piedi una campagna come è stato fatto nel periodo pasquale vuol dire distruggere un settore come il nostro che conta come dieci Mabro o dieci Eurovinil».