FOLLONICA – «Non siamo mai stati così vicini alla realizzazione della Cittadella del Carnevale di Follonica». Lo afferma Andrea Benini, candidato sindaco di Follonica per il centrosinistra. La localizzazione urbanistica è stata individuata in zona Mezzaluna (tra l’Acqua Village e la ferrovia), «ci sono dei soggetti privati interessati a costruirla e sono in corso gli incontri per capire in che modo la struttura potrà essere finanziata. Un aspetto a dir poco complicato per cui, grazie ai continui incontri, si è arrivati a un passo dalla soluzione: in pratica il Comune è pronto a garantire a chi costruirà la Cittadella la stessa cifra (rimodulandola in base agli accordi) che adesso viene destinata all’affitto dei capannoni del Carnevale».
«Non siamo un ‘promessificio’, come troppo spesso capita di assistere nelle campagne elettorali – ha detto Benini durante l’incontro con il comitato Carnevale – ma ciò che è stato fatto nell’ultimo anno e mezzo è sotto gli occhi di tutti. Parlano i fatti e le carte. Mai siamo stati così vicini alla realizzazione della Cittadella, grazie anche ad un caparbio impegno del comitato; servono ancora qualche sforzo e un po’ di pazienza, ma finalmente dopo 30 anni di attese possiamo sentire vicino un progetto che è indispensabile per la crescita di questa manifestazione. Non dobbiamo più pensare a delle alternative, perché non ce n’è bisogno».
Il candidato del centrosinistra da sempre crede nella forza del Carnevale di Follonica: «Il valore di questa manifestazione – conferma Benini – è dimostrato dal fatto che la kermesse è riuscita a contagiare e coinvolgere varie componenti della città nel progetto. Basti pensare allo sport (hockey e pesca subacquea), all’arte (con le mostre di fotografia e pittura), al volontariato sociale, fino al mondo della scuola, attraverso gli stage con i bambini e i ragazzi delle primaria e secondarie e la partecipazione alla costruzione dei carri degli alunni dell’Ipsia che hanno dato il loro contributo. Tutto questo è possibile grazie al lavoro dei volontari, spesso intere famiglie, che impegnano il loro tempo e la loro creatività per portare avanti una tradizione che a Follonica può contare su una lunga storia».