di Lorenzo Falconi — Tweet to @LoreFalcons
GROSSETO – La seconda edizione del Premio Monicelli promette scintille. L’evento, ideato da Fondazione Grosseto Cultura, con il sostegno di Camera di commercio e la collaborazione di Comune e Provincia, è in programma questa sera, a partire dalle 20 al teatro Moderno. Intanto però si sono presentati due illustri ospiti nella conferenza stampa che precede l’evento, vale a dire il regista Giovanni Veronesi (a destra nella foto), che ha ricevuto il Premio Monicelli, e l’attore Riccardo Scamarcio (a sinistra nella foto). Saranno loro, assieme a Valeria Solarino a salire sul palco questa sera, con la presenza del critico cinematografico Mario Sesti e Jacopo Mosca. Entrambi gli ospiti si sono dichiarati stregati dalla Maremma, Giovanni Veronesi, tra l’altro, è anche cittadino onorario di Castiglione della Pescaia e quindi si sente maremmano a tutti gli effetti. «Ho scritto qua i miei più grandi successi cinematografici – spiega il regista -, sono sempre stato legato a questo territorio e ho cercato di portare in Maremma tutti gli attori che ho incontrato per lavoro. Devo dire che bene o male, tutti sono rimasti colpiti da questa terra». Quanto al Premio Monicelli il regista se la cava con una battuta: «Ho sempre pensato che i premi servissero per essere affiliati ad una casta. Ecco, io stasera voglio essere affiliato alla casta di Mario Monicelli».
Non è mancata l’improvvisazione di una sorta di show anticipato con Riccardo Scamarcio che ha duettato con il regista a colpi di battute. Uno degli attori più amati dalla donne, si è poi soffermato sul ricordo di Mario Monicelli: «Un maestro, e solo per questo è un onore essere qui stasera. E’ un punto di riferimento per il genere della commedia, non solo in Italia, ma anche all’estero». Scamarcio ha poi raccontato del suo legame con Veronesi: «Giovanni mi ha dato l’opportunità di lavorare nei suoi film e per questo lo ringrazio. Nelle pellicole di Veronesi lo spettatore è coinvolto in una specie di alchimia che si crea, sono film che scaldano il cuore». Anche lui, pur difendendo la sua Puglia, poi ammette che «dopo aver conosciuto la Maremma, ci sono tornato più che volentieri».
La soddisfazione dell’evento, in ogni caso, è anche dalla parte di chi ha creduto nel Premio Mario Monicelli. Su tutti Loriano Valentini, presidente della Fondazione Grosseto Cultura: «La prima esperienza ha avuto successo – spiega -, così in questa seconda edizione ci siamo dati da fare per arricchire il contesto. Puntiamo a far diventare il Premio Monicelli una tradizione per Grosseto e il nostro sguardo è già rivolto al 2015, anno in cui si celebrerà il centenario della nascita di uno dei registi più amati». Concetto ripreso anche dall’assessore alla cultura Giovanna Stellini: «Questo evento ha rappresentato una scommessa vinta. Mi piace pensare che Monicelli, nei suoi film, raccontava la provincia e dentro la sua storia ci siamo anche noi. Ringrazio Fondazione Grosseto Cultura per aver contenuto il prezzo dell’iniziativa, in quanto si può entrare a teatro con soli 5 euro».