di Sabino Zuppa
CAPALBIO – Il confronto pubblico dei tre candidati sindaci nel Comune di Capalbio, richiesto qualche giorno fa dal Movimento 5 Stelle della piccola Atene, difficilmente si farà. A dirlo ufficialmente ancora nessuno, ma a lasciarlo intendere chiaramente le interazioni sui social network tra i tre candidati sindaci, Luciano Piccolotti, Settimio Bianciardi e Luigi Bellumori. Dopo il lancio della proposta da parte dei grillini, infatti, si era registrata subito l’adesione di Luigi Bellumori che sembrerebbe aver programmato insieme al pentastellato Piccolotti un appuntamento a tre per domenica 11 maggio. Ma il leader di Adesso Capalbio, Settimio Bianciardi, ha detto chiaramente che non ci sarà.
Forte probabilmente della grande presenza di popolazione registratasi il giorno della presentazione della sua lista, Bianciardi ha risposto in maniera secca e polemica ad una richiesta diretta di Piccolotti che aveva tentato l’approccio: «Per come intendo io la politica non vedo necessario fare un incontro pubblico – ha fatto sapere Bianciardi – io gli incontri li faccio con i miei concittadini per rappresentare a loro le nostre idee su come dovrà essere in futuro Capalbio, e per ascoltare riguardo ad eventuali contributi per migliorare le nostre argomentazioni».
Poi Bianciardi bacchetta il rivale per una sua precedente affermazione in cui sembrerebbe averlo criticato per non aver mai accettato un confronto pubblico con Luigi Bellumori per chiarire le cause che portarono al commissariamento nello scorso novembre: «Io l’incontro pubblico lo feci al cinema Tirreno invitando tutta la cittadinanza, e c’era anche Luigi Bellumori. Chi c’era se ne ricorda – spiega – compresi alcuni ex amministratori del suo gruppo che ora sono nuovamente in lista con lui e che ascoltarono le nostre motivazioni non ribattendo: per cui quel discorso si è chiuso lì».