di Lorenzo Falconi — Tweet to @LoreFalcons
GROSSETO – Se da un lato l’amministrazione comunale non molla e dichiara di volerci riprovare con la procedura di vendita delle Farmacie Comunali Riunite, dall’altro non cede di un millimetro neanche il Movimento 5 Stelle che rilancia e mette sul piatto un nuovo referendum. Il primo round è andato a vuoto per entrambi, perché i pentastellati, assieme a Sel, non riuscirono ad arrivare in fondo alla procedura di attivazione, mentre il Comune, superato l’ostacolo del quesito referendario, si ritrovò a fare i conti con un’asta andata deserta. Adesso il conto è stato azzerato e si riparte da capo, con i protagonisti in campo che sono gli stessi, o quasi. Il Movimento 5 Stelle ha deciso di attivare la procedura legata al referendum, agendo in maniera indipendente, cioè senza l’appoggio di Sel: «La stretta vicinanza con una forza politica aveva precluso la partecipazione di altri soggetti – spiega serenamente il consigliere comunale Giacomo Gori -, per questo abbiamo deciso di avviare il percorso senza questo tipo di condivisione. Ciò non significa che chi vorrà partecipare sarà ben accetto. La nostra è una posizione neutrale, perché questa è la battaglia dei cittadini per il bene sociale, non una questione politica».
Il percorso questa volta dovrebbe essere più facile, con la formulazione di un semplice quesito consultivo-vincolante, evitando così tutti i paletti e la corsa a ostacoli, con tanto di ricorso al Tar, come avvenuto in precedenza. «L’altra volta la raccolta firme andò molto bene, ma adesso ci aspettiamo un’adesione ancora più copiosa – osserva Gori -. Ci attiveremo con un banchetto collocato in piazza Duomo già a partire da sabato 3 maggio alle 18». Un appuntamento che cade in coincidenza con il comizio del Movimento 5 Stelle che porterà a Grosseto tre dei suoi parlamentari e alcuni candidati alle europee, tra cui spicca Matteo Della Negra. Intanto però, nella vicenda delle Farmacie, c’è da risolvere anche la situazione legata al socio privato: «La nostra proposta è quella di una riacquisizione del capitale – precisa Gori -. Ci hanno detto che è impossibile, ma noi abbiamo fatto delle valutazioni con un percorso che potrebbe essere anche indolore per il Comune di Grosseto. Se così n0n è, chiediamo di avviare una commissione tecnica che valuti in maniera dettagliata la situazione di questa società, per stabilire se la manovra sia possibile o meno».
Insomma, la vicenda legata alla cessione delle farmacie comunali riparte dopo il reset, con il Movimento 5 Stelle sempre determinato a sventolare la bandiera della decisione democratica legata al parere dei cittadini: «E’ una possibilità che a Grosseto non è mai stata concessa – conclude Gori -, nulla è cambiato sulla vicenda, quindi rinunciare a questo strumento sarebbe stato l’equivalente di gettare la spugna. Invece noi non ci sentiamo sconfitti, ma siamo pronti a sostenere il referendum, vero strumento democratico a disposizione del cittadino».