SANTA FIORA – «Il Partito della Rifondazione comunista non sarà presente alle prossime elezioni comunali con una propria lista, né in alleanza con altri partiti» lo riferisce, per il direttivo di Santa Fiora, Aldo di Benedetto, che parla di una scelta difficile «per chi è stato per molto tempo l’unica voce di opposizione all’attuale sistema di potere e di governo a Santa Fiora».
«Una scelta tuttavia meditata, che scaturisce, da un lato dalla presa d’atto dell’impossibilità oggettiva di eleggere anche un solo consigliere correndo in solitaria – precisa Rifondazione -, dall’altro dal delinearsi in questi mesi di un quadro politico interessante. Abbiamo attentamente seguito questo fermento, anche perché alcuni nostri iscritti e simpatizzanti hanno deciso di prenderne parte fin dall’inizio, andando alle riunioni organizzative poi sfociate in una lista civica capeggiata da Riccardo Ciaffarafà. Una lista che in parte ripercorre la positiva esperienza di Ripartiamo dalla gente, il Movimento già presente in Consiglio comunale con il quale Rifondazione ha condotto, negli ultimi anni, battaglie comuni (dal teleriscaldamento, al Piano strutturale, ai lavori pubblici incompiuti)».
«Siamo in presenza di cittadini, comunisti compresi, che sì rivendicano un approccio a-partitico, ma che nondimeno hanno elaborato un programma condivisibile, che raccoglie proposte che da sempre facciamo solo noi di Rifondazione, soprattutto in materia di lavoro, giovani, innovazione, servizi, teleriscaldamento, non ultimo la legalità, per riaffermare l’importanza della “questione morale” a Santa Fiora – puntualizza Aldo di Benedetto – . A contendere la poltrona di sindaco al PD+personaggi vari “in cerca d’autore”, quindi, non ci saranno partiti politici, ma semplicemente la “gente del comune di Santa Fiora”, quella stessa che partecipa oramai in massa agli incontri pubblici promossi dalla lista Ciaffarafà. Mentre stiliamo questa nota, apprendiamo che, in extremis, sarà presente una 3° lista di un altro “solito noto” della politica locale, Movarelli. Non sappiamo se questa mossa significhi la rottura dell’asse tra PD e UDC (partito cui ci sembrava appartenere Movarelli) o se, viceversa, rafforzi proprio quell’alleanza tacita e stretta, che ad ogni livello, istituzionale e non, esiste tra i vertici dei partiti del centrosinistra e quelli del centrodestra. Circola voce, infatti, che questa terza lista sia stata sollecitata proprio dal PD locale, per creare una sorta di diversivo nel disperato tentativo di disperdere quei tanti voti di cittadini palesemente “contro questo PD”, che trovano naturale sbocco nella lista civica di Ciaffarafà, unica vera alternativa all’attuale sistema di potere».
«Nel PD sono nervosi – afferma Rifondazione -. Al di là delle manfrine a supporto della creazione della terza lista Movarelli, segnaliamo che esponenti del Comitato per Federico Balocchi, di recente – quindi quantomeno tardivamente, e di sicuro quando si sono resi conto del rischio di sconfitta che stanno correndo – hanno avvicinato alcuni nostri compagni per chiedere quale fosse l’orientamento di Rifondazione alle amministrative. Noi stiamo dalla parte di questi cittadini, del popolo. Rifondazione dà indicazione a tutti gli elettori di sinistra, e a tutti coloro che hanno seguito e apprezzato il nostro lavoro sul territorio, di votare senza timori per la lista di Riccardo Ciaffarafà. Basterà ricordare che Ciaffarafà è stato fino a poco tempo fa il referente di SEL a Santa Fiora, cacciato proprio perché non voleva stringere accordi a tutti i costi con il PD, anzi con “questo PD”».
«Elettore di sinistra – conclude Rifondazione -, che la tua priorità sia l’appartenenza politica, il colore rosso, il programma, oppure il “cambiamento per esaurimento nervoso”, il “mandarli a casa almeno una volta per una questione di principio e igiene democratica”, riteniamo che la lista Ciaffarafà, pur nella sua trasversalità e nel suo civismo spinto, contenga i requisiti essenziali per soddisfare tutte queste esigenze. Votiamola compatti!».