GROSSETO – «Il 27 dicembre 2013 UilFpl non ha firmato l’accordo al Comune di Castiglione della Pescaia riguardo il trasferimento dipendenti dal Comune stesso a SEI Toscana, Società affidataria del Servizio per la gestione integrata dei rifiuti. La stessa cosa è stata fatta in comuni come Semproniano, che, come Castiglione della Pescaia, si sono rifiutati di “dialogare” con i lavoratori e “saggiare” la volontà dei propri dipendenti o meno di rimanere al Comune oppure di transitare di propria volontà, al Gestore Unico del Ciclo dei Rifiuti, trasferendoli “tout court” al SEI Toscana». A parlare sono il segretario organizzativo UILFPL Sergio Sacchetti e il segretario generale UILFPL Grosseto Giampaolo Censini
«Questo confronto, invece, c’è stato in comuni come Manciano – prosegue la Uil -, dove l’amministrazione, ha deciso diversamente, tenendo i dipendenti e confrontandosi apertamente con le Organizzazioni sindacali senza trincerarsi aprioristicamente dietro “l’aut aut”. Siamo stati, purtroppo, profeti di una situazione che avrebbe portato i dipendenti pubblici, ed il lavoro pubblico a transitare non a SEI Toscana, ma a Cooplat, con tutto quello che ne consegue (perdita del posto pubblico di lavoro e perdita del lavoro pubblico)».
«Si intrecciano due questioni – sottolinea Uil -: la prima, la mancanza della tutela dei lavoratori pubblici e dei lavoratori privati, operanti nel ciclo dei rifiuti, che dovevano transitare a SEI Toscana, ma che SEI sta mettendo in mobilità verso altri partner individuali come Cooplat (Società Cooperativa aderente a Lega Coop). L’assoluta inadeguatezza della politica locale presente nella società SEI Toscana e ovviamente nell’assemblea ATO Sud e che ha portato le stesse organizzazioni sindacali, insieme alla RSU a riaprire lo stato di agitazione del personale, fino a confermare l’indizione dello sciopero generale, precedentemente sospeso».
«In merito a ciò, ufficializziamo la nostra posizione – sottolinea Uil -, cioè la riconduzione immediata e diretta a SEI Toscana dei lavoratori provenienti dagli enti gestori (Coseca, ecc), compresi quelli delle Cooperative satelliti (ad esempio, la Coop. LISA), che operano, nelle varie realtà provinciali. La seconda, l’aumento dei costi per la collettività per il ciclo dei rifiuti, dovuti al passaggio a SEI Toscana. Si stanno infatti susseguendo, in questo periodo, febbrili riunioni (l’ultima delle quali nella sala consiliare del Comune di Grosseto alcuni giorni fa) dei sindaci della provincia, interessati alla nuova riorganizzazione e tariffazione del servizio, che cercano di scongiurare l’aumento dei costi sul ciclo dei rifiuti, togliendo il “rischio” di morosità” ed il rischio “interfaccia di gestione degli impianti”, che SEI Toscana vuole inserire ai comuni, il che costituirebbe un “balzello” ed una duplicazione del costo ai cittadini».