BRACCAGNI – Non è passata inosservata la visita dell’onorevole Simona Bonafè alla fiera del Madonnino, dove la candidata alle Europee del Partito democratico ha anche partecipato ad una iniziativa con il sindaco di Grosseto Emilio Bonifazi e la segretaria provinciale del Pd Barbara Pinzuti.
Un’iniziativa che non è piaciuta affatto a Luca Agresti, consigliere comunale di Forza Italia, che ha contestato la scelta fatta dal Pd di utilizzare la fiera come palcoscenico elettorale (nella foto Luca Agresti).
«Ormai non dovremmo più sorprenderci del modo in cui il Pd gestisce eventi e luoghi pubblici a fini prettamente elettorali, eppure a stare zitto – di fronte a iniziative politiche come quella di oggi al Madonnino – io proprio non ci riesco. Mi riferisco alla visita e al comizio della parlamentare Simona Bonafè, capolista Pd per le Europee. Ecco, secondo me gli organizzatori neppure si sono posti il dubbio sull’opportunità di usare in questo modo la fiera e le sue strutture».
Agresti è prima di tutto dispiaciuto. «Si rischia di passare per quelli che cercano la polemica a ogni costo, ma così non è. Il fatto che il partito egemone, a ogni livello, usi perfino la fiera del Madonnino, dove ci transitano oltre 50 mila persone in 4 giorni, per fare propaganda elettorale in questo modo, a me dà fastidio. Lo fanno forse per gonfiare la partecipazione a un’iniziativa che altrimenti avrebbe visto in platea poche diecine di persone? Oggi qui il comizio della Bonafè non c’incastrava nulla – lo ripeto – e non credo che la maggioranza degli espositori e di coloro che hanno pagato per entrare abbiano apprezzato lo special guest a sorpresa, non compresa nel biglietto d’ingresso».
«Il Pd – conclude Agresti – in certe occasioni è semplicemente sfacciato. Occupa spazi pubblici, strutture, manifestazioni organizzate dalle istituzioni per propagandare i suoi big. Contando sul fatto che comandano e che il disagio di chi non la pensa come loro nove volte su dieci si consuma nel silenzio. Stavolta no. Mi domando, peraltro, cosa prevede il regolamento per la gestione degli impianti fieristici, perché a me la logica e il buon senso suggeriscono, in giornate così, l’utilizzo dei padiglioni per finalità diverse da quella politico-elettorale. A questo punto non mi stupirei se nei prossimi giorni di campagna elettorale al Pd venisse in mente di organizzare un evento per promuovere un candidato al bordo della piscina comunale, magari durante lo svolgimento di gare o allenamenti. Oppure in teatro, nell’intervallo di uno spettacolo».