ISTIA D’OMBRONE – A seguito delle polemiche emerse nelle ultime settimane sui giornali in merito alla imminente costruzione a Istia d’Ombrone di un muro per arginare le esondazioni del fiume Ombrone, il circolo PD di Roselle-Istia-Batignano lo scorso 10 aprile ha organizzato un incontro con il Presidente del Consorzio di Bonifica “Toscana sud”, Fabio Bellacchi, per dibattere dell’argomento e riuscire insieme a capire le caratteristiche dell’intervento oltre ad approfondire ulteriori aspetti legati alla messa in sicurezza del fiume Ombrone.
L’argomento muro di protezione dalle piene del fiume, oggetto principale del dibattito, è stato affrontato in tutti i suoi aspetti a partire dalla sicurezza. Infatti il progetto dell’opera di imminente realizzazione è stato soggetto a verifiche tecniche dagli enti competenti, mediante conferenza dei servizi. Va escluso che questo comporti un aumento del rischio idraulico in altre parti del territorio.
Il muro è progettato per resistere a esondazioni di portate trentennale e partirà dal ponte sull’Ombrone, piegando verso la campagna e posizionandosi di fronte alle case colpite dagli allagamenti. Presenterà inoltre una valvola che consentirà il deflusso delle acque all’esterno del muro. Raggiungerà un’altezza massima di 3 metri e lato Ombrone sarà ricoperto di terra consentendo alla futura vegetazione di mimetizzarlo ulteriormente.
«Va comunque precisato – spiegano dal Pd – che il muro da solo non è sufficiente per la totale messa in sicurezza dell’abitato di Istia, ma sono necessarie altre importanti opere. Su questo aspetto il contributo del Presidente Bellacchi è stato prezioso poiché ha chiarito al direttivo del circolo che a monte dell’abitato di Istia è programmata a breve la posa in opera di scogliere in massi ciclopici. Opera per la quale la Regione ha già stanziato il finanziamento».
«Ulteriore problema è l’accumulo di numerosi detriti che formano delle vere e proprie isole lungo l’Ombrone ostacolandone il naturale corso, in particolare a monte della Steccaia. Sarebbe opportuno, secondo il Presidente, intervenire su queste isole per rimuovere l’eccessivo accumulo di sedimenti. Per fare ciò è necessario che vengano modificate alcune leggi attuali, che impediscono di portare via il materiale di risulta, che ad oggi può solamente essere spostato all’interno dell’alveo stesso».
«Riteniamo infine che l’incontro con il Presidente Bellacchi sia stato utile, e questo non tanto per le opere in fase di realizzazione, ma soprattutto perché abbiamo appreso che le problematiche del nostro fiume sono ben note dal Consorzio di Bonifica. Auspichiamo quindi, come circolo locale del PD, che tutti i soggetti facciano la loro parte per una convivenza più tranquilla con l’Ombrone. Dobbiamo vivere il nostro fiume, vederlo come una risorsa e non come un pericolo dal quale difendersi».