di Lorenzo Falconi — Tweet to @LoreFalcons
GROSSETO – Non si è fatta attendere la risposta del segretario provinciale della Cgil Claudio Renzetti (nella foto), in relazione alla lettera delle 49 dipendenti della ex Mabro, con tanto di tessera del sindacato, che avevano inviato una lettera aperta lamentando, tra le altre cose, di essere costantemente sotto il “fuoco amico” della Filctem-Cgil. Una situazione conclamata da tempo, con i dissapori noti tra la Rsu eletta sotto la bandiera della Cgil e il segretario provinciale della Filctem Furio Santini. Per questo Renzetti non ha perso tempo e ha risposto prontamente alle maestranze della ex Mabro «Non mi aspetto miracoli e non mi interessa dove si lavano i panni, ma la gravità della situazione credo che imporrebbe migliori sinergie tra rappresentanza sindacale eletta e categoria di appartenenza. Da sempre la Cgil rivendica la giusta autonomia delle Rsu, ma la Rsu è un’organo unitario per sua natura, non dovrebbe esprimersi per singole componenti e l’autonomia non dovrebbe mai sconfinare nell’autarchia – scrive Renzetti -. Detto questo, per entrare nello specifico, ritengo che sarebbe stato assolutamente opportuno un comunicato della Filctem condiviso con la rappresentanza interna. Invece, come da anni puntualmente accade, si è dovuto assistere al solito balletto dei due comunicati: quello di un pezzo della Rsu e quello della Filctem. Questo di sicuro non fa il bene dei lavoratori ed è una cattiva pratica che dovrebbe cessare, in primo luogo nel loro interesse».
«Che una parte delle lavoratrici della Mabro iscritte alla Filctem non gradisce il proprio segretario provinciale e segreteria e nemmeno il proprio segretario regionale e segreteria è cosa nota – osserva ancora Renzetti -. Tutti questi compagni hanno la mia stima personale e non solo, dal momento che sono stati appena rieletti a scrutinio segreto, ad unanimità dei consensi, fatta eccezione per il dichiarato voto contrario di alcune delegate della mabro, nemmeno di tutte. Che dire di più, non credo davvero sia il caso e le manie di protagonismo non mi appartengono, per ogni vertenza aperta nel territorio miro esclusivamente alla sostanza, cercando di mettere a disposizione delle lavoratrici e dei lavoratori le migliori risorse che a seconda dei casi appaiono necessarie».
«Non fa eccezione la Mabro, dove con l’innalzarsi delle complessità è progressivamente aumentata la competenza espressa, in funzione di accordi presi con la vostra categoria provinciale e regionale, l’avvocato che segue l’ingresso nella Prodi Bis è stato scelto personalmente dal sottoscritto che lo reputa uno dei migliori a livello regionale ed attualmente la vertenza viene seguita direttamente dalla segretaria nazionale della Filctem tessili – aggiunge il segretario provinciale della Cgil -. Il sottoscritto segue costantemente e con attenzione la vostra vicenda, al pari di tutte le altre che riguardano il nostro territorio e che per la Cgil hanno pari dignità, anche se riguardano un solo lavoratore. Su tutto questo non mancherà mai il mio contributo confederale fattivo».
«Se per voi questo non solo non è abbastanza, ma addirittura è lavarsene le mani, me ne dispiace molto, ma vado avanti con serenità cercando di svolgere al meglio questo compito, reso particolarmente delicato e gravoso in questa fase così difficile, di cui avverto tutta la responsabilità – conclude Renzetti -, ma confortato dalla passione che ci metto ogni giorno e dai numerosissimi attestati di riconoscenza affetto e di stima.