GROSSETO – “La presenza di tartarughe palustri nel laghetto del Parco di via Giotto a Grosseto è un giusto motivo di preoccupazione sottolineato dall’Enpa, ma bisogna stare attenti a non creare allarmismi che terminino in esecuzioni di massa come accadde anni fa quando la ASL 9 soppresse tutti gli esemplari che vivevano nel laghetto stesso”. Giacomo Bottinelli, responsabile LAV Grosseto, commenta così la denuncia di un nuovo incremento di Trachemys Scripta nel bacino artificiale del parco pubblico grossetano.
“Proprio per prevenire azioni drastiche la LAV nel 2012 si occupò, in collaborazione con il Comune di Grosseto, di trasferire trenta tartarughe al Crasm di Semproniano – prosegue Bottinelli – ma oggi il centro non può più accogliere questi animali e dobbiamo pensare ad altre strade non cruente. Fortunatamente da qualche anno la legge 59/2009 della Toscana vieta di mettere in palio animali vivi in fiere e giochi e per la tartaruga dalle guance rosse, la Trachemys Scripta Elegans è stato vietato il commercio; però evidentemente non basta se altre specie esotiche come la Trachemys Scripta Scripta (o tartaruga dalle guance gialle) sono di libera vendita”.
“Un’idea tampone potrebbe essere, come avvenuto in altre città, la creazione di un piccolo bacino dedicato dove trasferire gli animali, ma la LAV auspica soprattutto un’evoluzione normativa per prevenire il fenomeno di abbandono di esotici che si sta facendo sempre più pressante anche a seguito di acquisti non consapevoli – dichiara Bottinelli – fatti magari da chi non si rende conto che le tartarughe palustri in vendita sono per la maggior parte cuccioli di specie longeve le cui dimensioni aumenteranno enormemente nel tempo. L’educazione dei cittadini rimane il mezzo più efficace per evitare problemi e l’appello è a non acquistare animali, specialmente senza la necessaria informazione e preparazione alla loro gestione. Ricordiamoci comunque che ogni abbandono di animale è un reato punibile dall’art. 727 del codice penale”.