CINIGIANO – «I momenti di grande crisi sono anche momenti di grandi opportunità. Quelli che viviamo, infatti, non sono tempi normali per l’Italia e lo sono ancora di più per i nostri piccoli paesi. Fare il sindaco oggi vuol dire affrontare una grande sfida». Lo afferma il candidato sindaco di Cinigiano Romina Sani.
«La politica e chi fa politica deve dare il buon esempio, perché la coerenza passa anche da questo – prosegue Romina Sani -. E’ giusto che le persone siano arrabbiate, anche io sono arrabbiata. Alla rabbia si risponde con i fatti concreti e risposte chiare non con falsità. Ricordo a Barbagli, che era lontano e in altre cose impegnato e quindi non conosce il territorio che vorrebbe amministrare. A Cinigiano negli ultimi 15 anni la crisi ha colpito di meno proprio per la concretezza delle azioni messe in campo e oggi non siamo annoverati tra i comuni “depressi”. In agricoltura sono state messe in atto molte importanti azioni di valorizzazione. Il Comune insieme alla cooperativa Colline Amiatine ha verificato, a suo tempo, la possibilità di un investimento di Toscana Cereali in un pastificio a Santa Rita. E’ stato giudicato non economico come in tutta la Toscana. Sul vino, lo sviluppo e l’iniziativa pubblica c’è stata ed ha portato grandi risultati. Non è un caso che grazie alla capacità dei viticoltori e del Comune, oggi il Montecucco è anche DOCG».
«Il Gas non può costare meno. Le agevolazioni per l’uso del gas e del gasolio da riscaldamento sono regolati dall’ Agenzia delle Dogane (ex Utf) in base all’altitudine media del territorio, non lo fissa il Comune – precisa Sani -! Il nostro Comune ha in merito una ricca corrispondenza con la società Extra e le Dogane , ma il limite fissato è invalicabile. Noi taglieremo tutte le tasse e offriremo incentivi alle imprese che creano lavoro: meno Irpef soprattutto per i redditi più bassi, meno costi per i rifiuti, tasse sulla casa al minimo, oneri di urbanizzazione ridotti. Il Barbagli invece fa demagogia, cita la vecchia relazione di fine mandato senza conoscere le nuove normative e afferma il falso quando dice che i cittadini di Cinigiano con le tasse pagano il 100% dei servizi. Non conosce la finanza pubblica perché la copertura al 100% era obbligatoria nel 2013 limitatamente alla Tares, nel 2014 non è più così. Sulla sanità le imprecisioni diventano gravi perché le affermazioni provengono da chi è stato nominato dalla politica presidente (fino a “ieri”) della Azienda Regionale Sanitaria. L’attività sanitaria può essere esercitata solo da strutture accreditate. A Cinigiano esiste già il Distretto che assolve a molte prestazioni specialistiche e ,già oggi, garantisce con personale infermieristico i servizi domiciliari (es. analisi del sangue) agli anziani che non possono muoversi».
«Infine, la richiesta di confronto pubblico. Rispondo, no! Grazie – conclude Sani -! Il confronto con chi di politica è campato per una lunga vita lo ha già fatto la storia. Il giudizio è sotto gli occhi di tutti, così come la condizione in cui vecchi personaggi privilegiati come Barbagli hanno lasciato il nostro Paese. La sfida che accettiamo è governare, trovare soluzioni, rovesciare consolidati sistemi di potere e di privilegio, riconquistare spazi per la buona politica».