GROSSETO – «In circostanze che appaiono favorevoli per il rilancio del turismo nel Paese, il nostro impegno è quello di aiutare quanto più possibile i nostri soci a cogliere appieno questa opportunità». Così il presidente di Coldiretti Grosseto, Francesco Viaggi, a margine dell’incontro-seminario che ha riunito, nella sala convegni della Coop Ortofrutta di Braccagni, oltre un centinaio di operatori agrituristici maremmani. I lavori, organizzati da Terranostra-Coldiretti, sono stati condotti dalla segretaria nazionale dell’organizzazione, Silvia Bosco, dalla responsabile regionale, Paola Saviotti, e dalla dottoressa Silvia Trevisi, che ha affrontatole tematiche di carattere fiscale e amministrativo dell’attività. «Questo incontro – ha spiegato all’apertura il direttore di Coldiretti, Francesco Ciarrocchi –, si inserisce in un preciso programma, attraverso il quale la nostra federazione intende avvicinarsi e confrontarsi con tutte gli aspetti peculiari della attività agricola in Maremma». Nel corso del seminario sono state messe in evidenza luci e ombre di una attività che in Toscana assume una dimensione notevole, concorrendo significativamente alla qualificazione del territorio ed alla creazione di valori aggiunti, complementari alla tradizionale attività agricola.
In Toscana insistono un quarto dei posti letto disponibili delle aziende agrituristiche presenti in Italia: con 56.420 posti, che sono il doppio rispetto a quelli offerti nel 2003. «In una regione che vanta la leadership indiscussa del turismo rurale, con 1.194 nuove strutture aperte negli ultimi dieci anni – ha detto Paola Saviotti – Terranostra si impegna a dialogare costantemente con le istituzioni, al fine di rendere sempre più snella e affluente questa attività». Saviotti si riferisce al processo di revisione della normativa regionale in materia, che ha finalmente previsto (come avviene da tempo nel resto del Paese) la possibilità di somministrare cibi e bevande anche agli ospiti che non soggiornano nella struttura. La attività di ristorazione in azienda, tuttavia, deve rispondere a stringenti requisiti di qualità e tracciabilità delle materie prime trasformate, giacché queste possono essere proposte al cliente solo se preparate con prodotti dell’azienda stessa, o con ingredienti al 100 per cento toscani. Questo comporta una attività abbastanza complessa di certificazione da parte degli operatori del settore, che già sono sottoposti loro malgrado ad una lunga teoria di incombenze burocratiche, non ultima la riscossione per conto dei comuni della tassa di soggiorno.
Per aiutare i coltivatori nella gestione della loro azienda agrituristica, Coldiretti Grosseto ha messo a disposizione uno sportello ad hoc, gestito da Guido Pierini, in qualità di responsabile provinciale di Terranostra. Per quanto riguarda l’attività complessiva di promozione e ottimizzazione della risorsa agrituristica, Silvia Bosco ha annunciato la prossima messa in rete di un nuovo portale di Terranostra, attraverso il quale utenti e operatori potranno interagire tra di loro. Da ultimo, la segretaria di Terranostra ha annunciato una partecipazione molto qualificata di tutti i settori economici rappresentati da Coldiretti anche in Maremma alla prossima Expo di Milano.