FOLLONICA – Prosegue il dibattito sull’utilizzo dei diserbanti per contenere la crescita di erba nella banchine delle strade provinciali. Dopo i chiarimenti che sono arrivati da parte dell’amministrazione provinciale è il Movimento 5 Stelle che interviene con la presa di posizione degli attivisti di Follonica, Gavorrano e Scarlino.
«Ancora una volta, la tutela della salute pubblica e dell’ambiente arriva sempre dopo interessi economici, complice l’ inerzia degli amministratori locali. Nei giorni scorsi è stato usato un erbicida, il Rodeo Gold, dietro autorizzazione Asl 9, dichiarando che “non ha controindicazioni tossicologiche per gli organismi non bersaglio e una spiccata nullità di risposta tossicologica a lungo termine”».
«L’erbicida è stato utilizzato per il diserbo delle banchine lungo la strada provinciale della fascia costiera tra Follonica, Scarlino e nella zona di Gavorrano, destando preoccupazione tra i residenti, a nostro avviso più che giustificata».
«L’erbicida in questione – spiegano i 5 Stelle – contiene come principio attivo, il Glifosato il quale secondo un rapporto realizzato da un gruppo di scienziati dell’ong Earth Open Source, causerebbe malformazioni genetiche nei feti degli animali da laboratorio».
«Si rassicura il cittadino parlando di uso nei limiti di legge, ma non si tiene conto del fatto che è stato dato in una piana dove i limiti di legge non sono stati rispettati, una piana devastata da Arsenico, Mercurio, Piombo, Manganese, solfati, cromo e quant’altro, diossina e IPA compresi»
«In questi casi dovrebbe prevalere il principio di precauzione, nel dubbio sarebbe meglio astenersi dall’utilizzo di un prodotto che potrebbe nuocere alla salute delle persone».
«Il Movimento 5 Stelle lo vuole far presente all’Amministrazione Provinciale e ancor più ai sindaci del territorio interessato, che spesso si dimenticano del ruolo fondamentale che la figura istituzionale conferisce loro quali garanti della salute dei propri cittadini. E’ impensabile agire secondo il criterio del risparmio economico a discapito della salute e dell’ambiente, basterebbe invece ricorrere a un po’ di manodopera in più munita di decespugliatori, qualche migliaio d’euro non valgono il rischio al quale viene sottoposta la popolazione».