GROSSETO – Dopo la sentenza del tribunale di Grosseto sui matrimoni gay il Comune di Grosseto ha deciso di non fare opposizione e accogliere la disposizione del giudice. «La decisione del tribunale di Grosseto in merito alla trascrizione del matrimonio di Giuseppe Chigiotti e Stefano Bucci costituisce un precedente storico nel riconoscimento delle unioni tra persone dello stesso sesso in Italia». Commenta del sindaco di Grosseto Emilio Bonifazi, che spiega: «siamo consapevoli della portata di questa decisione che ci consente di superare gli ostacoli e le difficoltà emersi fino a questo momento a causa della mancanza di norme chiare alle quali attenersi». Insomma, come precisa il sindaco, è importante che sia lo Stato a decidere su materie come queste.
«Il Comune di Grosseto, che a suo tempo ha scelto di non opporsi al ricorso presentato dalla coppia dopo il rifiuto dei nostri uffici, si adeguerà da subito alle decisioni del tribunale senza alcuna opposizione: finalmente arrivano indicazioni chiare ed inequivocabili sulle modalità alle quali gli ufficiali di stato civile devono attenersi di fronte a richieste come quella formulata da Giuseppe e Stefano. D’altra parte non spetta ai singoli Comuni – ha concluso il sindaco Bonifazi – ma allo Stato, emanare norme precise in materia. L’auspicio è che il Parlamento italiano arrivi presto ad una legge nazionale che possa finalmente fare chiarezza».
Sull’argomento interviene anche il consigliere comunale Davide Buzzetti, già presidente dell’Arcigay: «E’ davvero con una immensa emozione che apprendiamo della notizia che il Tribunale di Grosseto ha ordinato la trascrizione del matrimonio contratto all’estero da una coppia grossetana dello stesso sesso. A 10 anni esatti dal Gay Pride nazionale svolto proprio nella capitale della Maremma, Grosseto è protagonista di un evento di portata storica che fa onore a questa terra, un evento che verrà ricordato in futuro e che fa brillare la nostra terra per un passaggio fondamentale del percorso di libertà e di emancipazione di milioni di persone nel nostro paese».
«Il matrimonio tra Stefano e Giuseppe entra nel registro di stato civile del comune di Grosseto. Lo ingiunge una sentenza del tribunale cittadino che fa seguito al ricorso dei due sposi, che non si erano accontentati del rifiuto dell’ufficiale civile, frutto di un’ interpretazione evidentemente personale del codice di riferimento – a parlare il consigliere regionale Lucia Matergi -. Ma Stefano e Giuseppe non si erano sposati per finta e da persone coerenti hanno inteso dare un senso civile, oltre che affettivo, al loro gesto, quello di sposarsi per essere uniti non solo nel privato, per questo non c’è bisogno di cerimonie, ma pubblicamente e secondo legge, per dare all’atto il valore di scelta di campo e per indicare una strada, quella del rispetto dei diritti. Un cammino un po’ lungo e ancora troppo costoso, sposarsi a New York per essere sposi in Italia, ma è un inizio. Da oggi il loro matrimonio figurerà tra i tanti che avvengono in città e questa storia di due uomini intelligenti e determinati può diventare la storia condivisa di chi pensa che l’uguaglianza non sia una parola vuota.»
La vicenda
Giuseppe Chigiotti e Stefano Bucci si sposano il 6 dicembre 2012 a New York. L’11 giugno 2013 la coppia presenta all’Ufficiale di Stato Civile di Grosseto una istanza per procedere alla trascrtizione nel Registro degli atti di matrimonio del matrimonio civile contratta a New York.
Il 5 luglio l’ufficiale di Stato Civile rifiuta l’annotazione con un provvedimento nel quale asserisce il “contrasto con la normativa vigente sia di rango costituzionale che ordinaria in quanto l’istituto del matrimonio nell’ordinamento giuridico italiano è inequivocabilmente centrato sulla diversità di sesso dei coniugi”. I coniugi decidono di ricorrere al Tribunale di Grosseto, ricorso che viene notificato al Comune il 12 marzo 2014. Tra i presupposti è citata la sentenza della Cassazione 4184 del 2012. Con la deliberazione della Giunta Comunale n. 114 del 1 aprile 2014 l’amministrazione decide di non costituirsi in giudizio davanti al Tribunale di Grosseto. Con la sentenza di ieri il tribunale di Grosseto ordina all’ufficia di stato civile del Comune di Grosseto di trascrivere nei registri di stato civile il matrimonio.