di Lorenzo Falconi — Tweet to @LoreFalcons
GROSSETO – Le strutture di via Lago Maggiore e via Adamello non diventeranno statali come preannunciato. Il caos asili si arricchisce di un’altra vicenda che alimenta la preoccupazione dei genitori. Dal Comitato Genitori Iside si interrogano su cosa accadrà adesso, in una vicenda che riguarda circa 60 famiglie. sballotate nell’incertezza di dove andranno a finire i propri figli dal punto di vista delle strutture per l’infanzia. Molto probabilmente il conto dovrà essere azzerato, e tutto rimesso in discussione tra chi aveva già fatto domanda allo statale e chi si stava muovendo su altre strutture comunali. La stessa amministrazione comunale si sta muovendo e le famiglie, una per una, sono state contattare dagli uffici comunale per tentare di spiegare gli scenari futuri «Questa vicenda è stata gestita male dall’inizio – dicono dal Comitato Genitori Iside -, adesso arriva una conclusione che l’assessore Stellini si trova a dover ereditare. Il problema però, è nato sotto la gestione Ceccarelli, quindi non ci meravigliamo di ciò che sta succedendo. Speriamo che la vicenda sia risolta in fretta, sul futuro dei nostri figli non si scherza».
Ed è proprio l’assessore Giovanna Stellini, che ha ereditato da poco la delega all’istruzione, a fare chiarezza in un intervento che tende a rassicurare i genitori: «Tutti i bambini che erano già iscritti in passato alle scuole comunali di via Lago Maggiore e di via Adamello frequenteranno normalmente il prossimo anno scolastico, a prescindere che queste scuole diventino statali oppure no. I genitori possono stare tranquilli. E domani dall’Ufficio scolastico regionale dovranno darmi delle risposte chiare. Purtroppo qualcuno ha dato comunicazioni un po’ affrettate ai genitori, quasi lasciando intendere un’impossibilità generale di accogliere i bambini provenienti da quelle due scuole comunali che sarebbero dovute essere trasferite allo Stato. Non è così».
«Domani mi recherò all’ufficio del Provveditorato regionale per avere immediatamente dei chiarimenti, a partire dall’inaccettabile decisione dello Stato di non tenere minimamente conto di quanto previsto, sin dal dicembre scorso – prosegue Stellini -. Non è giustificabile che lo Stato prima ci tagli i fondi per le scuole e poi non si assuma nemmeno la responsabilità delle sue scelte. Adesso è semplicemente ridicolo che, come assessore, mi debba sentir dire di dover pazientare fino a luglio per avere delle certezze, visto che io delle certezze le devo e le voglio dare alle famiglie».
«Noi avevamo preso delle decisioni e non saranno quindi i tempi e la superifcialità dell’amministrazione centrale a metterle in discussione. Se le due scuole dell’infanzia di via Lago Maggiore e via Adamello non potranno davvero diventare statali resteranno, come è logico, comunali – conclude Stellini -. Per chi non avesse a suo tempo fatto una prudenziale iscrizione sia alla scuola statale che a quella comunale, verranno riaperti i termini del bando. Nessuno, lo ribadisco, resterà a casa e, aggiungo, ci mancherebbe altro. Trovo offensivo che qualcuno lo abbia anche pensato».